Il transito di nuclei nuvolosi accompagnati da isolati rovesci hanno regalato poco fa spettacolari giochi di luce e colore nel cielo di Barrali, sapientemente immortalati dal nostro lettore e osservatore Giancarlo Melis che ringraziamo per la condivisione. L’arcobaleno si forma allorquando le gocce di pioggia vengono attraversate da fasci di luce solare posti alle spalle dell’osservatore. I raggi del sole attraversando l’area delle precipitazioni producono il fenomeno della rifrazione nella quale la luce si divide in sette onde differenti, corrispondenti ognuna ad un colore. Nel caso in esame abbiamo un arcobaleno primario, più luminoso ed uno secondario che si sviluppa quando la luce rifratta in uscita incontra nuovamente una goccia alla stessa angolazione. In questo caso i colori sono invertiti rispetto al primo arcobaleno. La minor luminosità è data dal fatto che la luce la seconda volta è meno intensa.