E’ una previsione a lungo termine, o meglio, a medio termine e come tale va presa. Ma quando i modelli si orientano in una direzione, soprattutto quando si ha a che fare con le rimonte anticicloniche, è difficile che sbaglino. Si potranno limare dettagli, certo, ma la tendenza generale sembra essere quella: il ritorno dell’Alta Pressione. E non sarà l’Alta delle Azzorre, come speravamo, ma sarà l’Alta Africana. Significa che le temperature invernali di questi giorni potrebbero lasciar spazio al ritorno di valori termici superiori alle medie stagionali. Magari non elevati come avvenuto a novembre, e magari continuerà a far freddo di notte – le giornate più corte e il freddo pregresso potrebbero incentivare forti gelate in valli e pianure – ma sicuramente non avremo un clima appropriato all’esordio invernale (che per convenzione meteorologica inizierà il 1° dicembre). Osservate la mappa Multimodel dei primi del prossimo mese:
La dinamica è assodata: affondo depressionario in pieno Atlantico e risposta meridiana dell’Anticiclone africano. Il freddo verrà dirottato in Grecia e sul Mar Nero, mentre un corposo serbatoio d’aria fredda potrebbe nuovamente strutturarsi in Scandinavia. Serbatoio che potrebbe tornarci utile nella seconda decade mensile, o magari sotto Natale come avvenuto l’anno scorso. Vedremo.