Da alcuni giorni stiamo seguendo una linea evolutiva che potrebbe condurci, verso metà mese, all’attesissimo cambio di regime. L’Anticiclone dominerà in lungo e in largo anche nel corso della prossima settimana, ma la staticità atmosferica sfocerà in un accumulo di umidità nei bassi strati e nella comparsa di fitti banchi di nebbie e nubi basse.
I massimi anticiclonici, pian piano, potrebbe traslare verso ovest e dirigersi sull’asse franco-iberico. Nel frattempo osserveremo perturbazioni scorrere a nord e sud del blocco. La mappa Multimodel che vi mostriamo oggi è interessante per tanti motivi:
Anzitutto sulla Penisola Scandinava, o comunque a latitudini polari, inizierà ad accumularsi un bel po’ d’aria fredda. Poi, sul nord Africa, infiltrazioni instabili atlantiche dovrebbero generare un grosso Vortice Ciclonico (del quale si è già discusso i giorni scorsi). Questo Vortice, nel progredire verso est, potrebbe arrivare a lambire l’Italia meridionale e comunque dovrebbe minare la struttura anticiclonica alle fondamenta.
A quel punto ecco che il promontorio ruoterebbe su sé stesso, elevandosi verso il Regno Unito e dando luogo a una risposta meridiana d’aria fredda il cui obbiettivo finale potrebbe essere rappresentato dal Mediterraneo centrale. Concludendo permetteteci di ricordarvi che quanto scritto rappresenta una tendenza evolutiva a lungo termine e in quanto tale passibili di pesanti modifiche. Tuttavia, questa è la nostra opinione, la situazione di stallo dovrebbe terminare attorno a metà novembre.