Il petricor, l’odore terroso e pungente che avvolge l’aria poco prima di un acquazzone, è creato dai batteri presenti nel suolo che si sollevano in aria insieme ai loro prodotti quando piove. Questo meccanismo è conosciuto dagli anni ’60 ma come facessero i microbi a sollevarsi da terra rimaneva un mistero. Una ricerca degli ingegneri del MIT (Massachusetts Institute of Technology) pubblicata su Nature Communications ha svelato il mistero.
Studiando l’impatto delle gocce di pioggia su superfici porose con telecamere ad alta velocità, gli autori Young Soo Joung e Cullen Buie sono riusciti a immortalare in video minuscole particelle di aria e acqua (gli aerosol) sollevarsi dal suolo poco dopo la caduta. Queste goccioline potrebbero spiegare l’odore caratteristico di terra bagnata associato alla pioggia, ma anche la diffusione nell’aria di microbi caratteristici del suolo.
I ricercatori hanno studiato l’impatto delle gocce su 16 diversi terreni naturali e 12 superfici industriali. Dopo l’impatto (nel video qui sotto, dal minuto 0:33), la goccia si appiattisce e incamera bollicine d’aria; quando la goccia inizia a ritirarsi, queste bollicine vengono liberate e affidate alle correnti, giungendo attraverso di esse fino al naso e al bulbo olfattivo, che codifica il loro odore.
In pochi microsecondi si formano centinaia di gocce di aerosol. La produzione di “bolle” è massima quando la pioggia è lieve: i forti temporali colpiscono troppa superficie e troppo in fretta per generare l’effetto. Lo stesso fenomeno potrebbe spiegare perché alcuni patogeni del suolo, come il batterio Escherichia coli o alcuni funghi, arrivino ad essere inalati e veicolare infezioni. I microbi del terreno sono stati osservati più volte nell’atmosfera: lo studio dimostrerebbe come essi riescano a sollevarsi da terra.