Proseguiamo il cammino, ovviamente ideale, che ci condurrà all’ultima decade d’ottobre. L’attenzione è focalizzata, da giorni, nella particolare dinamica barica che sta andando a crearsi: freddo a est, mite o addirittura caldo a ovest. Non c’è da stupirsi, sia chiaro: se consideriamo un El Nino ormai da record e la “normale” dinamicità autunnale, ecco che le forti contrapposizioni termiche sono “cosa buona e giusta”. Ma la domanda è: in Italia cosa accadrà? Beh, rispetto a quanto scritto ieri è cambiato poco o nulla. Si osservi la mappa:
Trattasi del ben noto MultiModel GFS-ECMWF, quindi della media dell’ultima emissione dei due più autorevoli modelli di previsione a livello internazionale. Siamo agli albori dell’ultima decade, verso il 22 Ottobre, e quel che si nota è la netta contrapposizione tra circolazioni atmosferiche diametralmente opposte: un grosso Anticiclone a ovest (supportato da aria calda nord africana) e un Vortice colmo d’aria fredda a ridosso dell’Adriatico.
Al momento la soluzione più probabile, a nostro avviso, è la seguente: il freddo lambirà e influenzerà il meteo delle regioni adriatiche e meridionali, mentre tirreniche e in genere regioni occidentali (quindi anche la Sardegna) potrebbero risentire della protezione anticiclonica e quindi di temperature decisamente più alte (in molti casi superiori alle medie stagionali). Va detto che sull’intero impianto pesano ancora alcune incognite, ragion per cui non escludiamo che qualcosa possa cambiare – in un verso o nell’altro – nei prossimi giorni. Noi, ovviamente, vi terremo aggiornati.