Il cielo si colora perché è attraversato dalla luce solare. Come lo attraversa e cosa incontra lungo il percorso fanno la differenza. La luce è essenzialmente bianca e in condizioni ‘normali’ passando attraverso le molecole dell’atmosfera rende il cielo blu. Un fenomeno studiato dal fisico britannico John William Rayleigh. Quando la luce incontra altre molecole, di acqua, polvere o cristalli di ghiaccio, cambia frequenza e quindi colore.
L’atmosfera della Terra è composta da particelle varie, da goccioline d’acqua sospese, da ossigeno e da azoto.
Quando la luce che proviene dal Sole impatta contro l’atmosfera, viene deviata in modo diverso a seconda dell’elemento che colpisce: più l’elemento è grande e più la luce viene dispersa. Se gli ostacoli che trova sulla strada sono abbastanza grandi, come le polveri e le goccioline d’acqua, la luce si disperde sempre in tutte le direzioni.
Se invece la luce incontra elementi più piccoli, come le molecole dei gas, ci possiamo trovare in due situazioni: in base alla lunghezza d’onda, può superarle o venire riflessa. Quando la luce ha una lunghezza d’onda “lunga” – cioè quando è di colore arancione, giallo o rosso -, passa facilmente oltre queste piccole particelle e viene riflessa solo in piccola parte. La luce blu, però, ha una lunghezza d’onda minore e viene quindi deviata in ogni direzione ed è per questo che di giorno vediamo il blu ovunque e quindi abbiamo la sensazione che il cielo sia di quel colore.
Di sera il cielo si colora tendenzialmente di rosso per via della posizione del Sole rispetto a noi. Trovandosi basso sull’orizzonte, i suoi raggi attraversano un lungo tratto di atmosfera e la loro componente blu viene tolta quasi del tutto lasciando solo le tonalità rossastre.
Perchè ieri è stato più rosso del solito? Presenza di particelle ed inquinanti nell’atmosfera?
In realtà è il contrario: le particelle più grandi nella bassa atmosfera tendono a smorzare e attenuare i colori perché assorbono più luce e disperdono tutte le lunghezze d’onda più o meno allo stesso modo, in modo da perdere lo spettacolare effetto di filtro. Invece i tramonti sono a volte più spettacolari dopo una forte tempesta o durante il transito di temporali, perché le nuvole possono agire come una sorta di schermo di proiezione per i colori. A seconda dell’inclinazione, se la nube è abbastanza sottile può catturare più luce arancione e rossa e rifletterla fino a noi. Inoltre le tempeste puliscono l’aria eliminando molte delle particelle più grandi.