Riprendiamo le nostre analisi satellitari nell’intento di affrontare, se possibile didatticamente, lo scenario meteorologico attuale. Scenario che contempla, non è una novità, estremi climatici importanti. Partendo dalla nostra regione, è possibile identificare il promontorio anticiclonico che sta apportando bel tempo e temperature superiori alla norma. E’ l’Alta Africana, ma al pari del recente passato è stata spinta su di noi dal concomitante affondo ciclonico sull’Europa dell’ovest. Ciò significa che avrà vita breve.
Spostando lo sguardo a occidente, sia a sud che a nord, scorgiamo tre Vortici di Bassa Pressione. Quello sulla Penisola Iberica è alquanto importante perché trattasi dei resti dell’uragano Joaquin (ora è classificato come tempesta extra tropicale e apporterà una normalissima fase di maltempo autunnale). Il secondo è al confine tra Francia e Spagna, mentre il terzo – ben più ampio e strutturato – ha un minimo collocato sul BeNeLux ma le maglie cicloniche si estendono sin sul Baltico.
I tre minimi, pian piano, inizieranno a comunicare e gradualmente rimarrà un unico Vortice – peraltro alimentato da aria fredda – che scivolerà verso sud e andrà a posizionarsi sulle Alpi. Da quella posizione avrà modo di inviare una serie di impulsi instabili, ma anche vere e proprie perturbazioni, verso l’Italia e la Sardegna. Le prime piogge, lo ripetiamo, inizieranno a cadere nelle prossime 24 ore.