E’ un’ipotesi che stiamo seguendo da giorni, ma trattandosi appunto d’ipotesi come tale va considerata. Non v’è certezza, questo sia chiaro fin da subito, ma possiamo dirvi che a livello europeo s’inizieranno a vedere le prime grandi manovre invernali. Diciamo pure che rispetto al passato siamo in netto anticipo sui tempi, ma certe dinamiche trovano ragion d’essere in quel quadro d’estrema dinamicità stagionale indotto dal fenomeno di El Nino. Gli scambi meridiani, più volte decantati, potrebbero accelerare nelle prossime settimane. E scambi meridiani significa maggiori probabilità di irruzioni fredde, così come si evince anche dall’analisi giornaliera delle mappe a lungo termine. Si osservi, a titolo d’esempio, la Multimodel GFS-ECMWF:
Diciamo che in linea generale ricalca i movimenti degli ultimi giorni, ragion per cui crediamo che il blocco anticiclonico atlantico (dato dall’elevazione dell’Alta delle Azzorre verso il Regno Unito) sia molto probabile. Una spinta così ficcante non può far altro che mettere in moto masse d’aria fredda artica, sospingendole in direzione sud. L’interessamento, o meno, del nostro Paese e quindi anche della Sardegna dipenderà dall’esatta collocazione del blocco. Se dovesse rimanere così andrebbe a realizzarsi un’ondata di freddo tipicamente invernale (il freddo verrebbe da est). Le altre due soluzioni contemplano un posizione più occidentale (in quel caso l’irruzione risulterebbe più meridiana, quindi meno fredda ma più produttiva in termini di precipitazioni) o più orientale (a quel punto l’Alta Pressione potrebbe coinvolgerci più direttamente, dirottando il freddo verso la Grecia). Staremo a vedere.