Se avessimo avuto una circolazione di questo tipo nel cuore della stagione invernale, oggi staremo qui a parlare di possibili nevicate a bassa quota. Ma siamo in autunno e l’interazione tra le miti acque superficiali mediterranee con l’aria fresca proveniente da est sta dando luogo ad un rapido incremento dell’instabilità atmosferica. Nell’immagine satellitare, che ci consente di stabilire con esattezza la disposizione di Alte e Basse Pressioni sullo scacchiere continentale, abbiamo indicato opportunamente l’ampia ferita instabile che sta andando a crearsi tra Sardegna e Sicilia. Qui, lo si nota chiaramente, la nuvolosità è in aumento e la colorazione bianca brillante indica la presenza di nubi piuttosto minacciose.
Le fresche correnti balcaniche sono sospinte in Italia da quel che resta del Vortice di Bassa Pressione transitato a metà settimana. L’altro elemento d’interesse è rappresentato senza alcun dubbio dall’aumento della pressione nel cuore dell’Europa, il che sta portando due possenti strutture anticicloniche a comunicare tra loro: l’Alta delle Azzorre e l’Anticiclone continentale. Ripetiamo quanto detto i giorni scorsi: si creerà un blocco che porterà i suoi massimi tra la Penisola Scandinava e il Regno Unito, laddove per ora dominano ancora vivaci strutture perturbate. A quel punto avremo un severo cambiamento del tempo, cambiamento che avverrà nel corso della prossima settimana e che potrebbe sfociare in una violentissima ondata di maltempo in varie regioni d’Italia. Forse anche sulla nostra Sardegna.