Come in ogni stagione di transizione che si rispetti (autunno e primavera), le altalene termiche risultano una costante, specialmente in aree geografiche particolarmente esposte a vari tipi di masse d’aria (la Sardegna, ad esempio, risulta particolarmente esposta sia al flusso di aria fredda polare che, aggirando la catena alpina dalla porta del Rodano, si getta sul Mediterraneo occidentale che ai richiami sub tropicali vista la notevole vicinanza al nord Africa). Dopo la notevole rinfrescata di queste ore, tra lunedì 21 e mercoledì 23 conosceremo un nuovo e moderato rialzo delle temperature che si riporteranno su valori attorno o leggermente superiori alla media del periodo (nessuna ondata di caldo in arrivo). Il tutto a causa di un affondo di aria fredda polare sul Mediterraneo occidentale che incentiverà la formazione di una nuova circolazione depressionaria. Perturbazione non ancora inquadrata, per quanto riguarda l’esatta localizzazione, dai principali modelli previsioni mondiali che propongono due differenti visioni:
1) minimo di bassa pressione a nord della Sardegna ed in transito tra il sud della Francia, nord Italia ed alto Tirreno, evoluzione questa che penalizzerebbe il nord Italia, come accaduto durante il peggioramento dello scorso week end, che si ritroverebbe alle prese con nuovi ed ingenti accumuli di precipitazione.
2) minimo di bassa pressione più basso di latitudine ed in transito tra le Baleari, il mar di Sardegna ed il Tirreno centrale, evoluzione questa che vedrebbe la nostra isola maggiormente coinvolta dalle precipitazioni.
Nei prossimi giorni scioglieremo la prognosi previsionale mentre appare confermata la rapida evoluzione verso levante della perturbazione con nuovo calo delle temperature atteso nella seconda metà della prossima settimana.
Nella carta che segue vengono evidenziati gli aumenti di temperature attesi nelle ore centrali di lunedì rispetto a domenica. Ad eccezione delle coste orientali dell’isola, le temperature aumenteranno diffusamente tra 2°C e 4°C mantenendosi comunque ancora inferiori ai 30°C. Riepilogando, nessun timore: l’anticiclone africano non sembra essere intenzionato a tornare a farci visita nella prossima settimana.