Oggi c’è venuta una curiosità: quanta energia termica sarà stata spesa coi super temporali delle ultime settimane? Beh, non avendo la possibilità di monitorarne l’andamento, possiamo avvalerci di un prezioso strumento per cercare per capire soprattutto se in futuro potrebbero verificarsi altre manifestazioni atmosferiche estreme. Le temperature superficiali delle acque del Mediterraneo ci vengono in auto e gli ultimi aggiornamenti disponibili (tra l’altro ricordiamo ai lettori che la mappa fornita dall’Aeronautica Militare, avvalendosi di rilevazioni satellitari, è aggiornata ogni ora) non ci lasciano per nulla sereni: i mari che circondano l’Italia sono ancora caldi, troppo caldi.
In questa prima elaborazione grafica, riferita alla giornata di ieri, possiamo già farci un’idea di massima: diciamo che siamo oltre 25°C su tutti bacini meridionali, mentre quelli centro settentrionali si attestano mediamente sui 23-24°C. Abbiamo conferma di ciò osservando le ultime rilevazioni satellitari:
Guardate Ionio meridionale e Canale di Sicilia: siamo oltre 26°C. Ecco perché ieri si sono formati i temibili temporali a supercella semi stazionari, dalle caratteristiche tipicamente alluvionali. Tirreno meridionale, Ionio settentrionale, Canale di Sardegna e Adriatico meridionale sono sopra 25°C, mentre il Mare di Sardegna e il Tirreno centrale si mantengono oltre 24°C. Si scende al di sotto di tale soglia sui mari settentrionali: dall’Adriatico al Tirreno, sino al Mar Ligure.
Siamo comunque al di sopra dei valori medi del periodo, ciò significa che l’energia termica disponibile è ancora tanta e i prossimi temporali potrebbero mostrarsi violentissimi. Tra l’altro il fenomeno di El Nino sta esaltando gli scambi meridiani e quindi eventuali intrusioni d’aria fresca nel Mediterraneo potrebbero dar luogo a fasi di maltempo a dir poco preoccupante.