Una delle conseguenze causate dal riscaldamento globale del pianeta è l’aumento del livello del mare che si registra sulle nostre coste. Anche se in alcune aree geografiche si potrebbero rilevare dei cali (è quanto sostiene una nuova ricerca condotta dalla NASA) basterebbe osservare i dati a disposizione: il livello medio del mare è aumentato di circa 8 centimetri in tutto il mondo dal 1992.
Un aumento sostenuto e irregolare
Non tutte le zone costiere del pianeta registrano lo stesso livello di innalzamento. Ad esempio, nei paesi scandinavi è stato rilevato negli ultimi decenni una diminuzione del livello del mare. In altri, come la costa degli Stati Uniti, il tasso di aumento è 2-3 volte più veloce rispetto alla maggior parte delle altre regioni costiere della Terra.
Maree, venti e correnti oceaniche
Perché queste differenze? Le maree, i venti prevalenti in una determinata zona e le correnti oceaniche giocano un ruolo chiave nella distribuzione del volume di acqua. Non solo, la superficie terrestre non si comporta come una roccia inespugnabile, ma come fogli viscosi che rispondono in diversi modi alla massa di acqua che gli scorre sopra. In questo modo il livello del mare cresce più o meno in aree diverse a seconda del tipo di substrato.
Previsioni pessime
In un precedente lavoro svolto nel 2013 dalle Nazioni Unite, si scrisse che il livello del mare sarebbe cresciuto di una misura compresa da 0,3 a 0,9 metri entro la fine del secolo.Ora, dalla NASA avvertono che la nuova previsione è ben peggiore. Il livello dell’acqua si alza sempre più velocemente e la tendenza potrebbe continuare a peggiorare … dicono dalla NASA. L’unico aspetto positivo in questo momento è che secondo gli esperti le correnti oceaniche e cicli climatici naturali (come El Nino) stanno compensando temporaneamente l’aumento del livello del Pacifico. Gli scienziati hanno anche dichiarato che circa un terzo del livello di mari e oceani è dovuto all’espansione termica dell’acqua, un terzo alla perdita di ghiaccio dalle calotte polari e il terzo rimanente alla fusione dei ghiacciai.