Ne abbiamo seguito l’evoluzione sin da inizio settimana, quando ancora dalle varie immagini satellitari emergeva quale elemento preponderante l’ultima perturbazione atlantica della serie “ferragostana”. Forse alcuni di voi ricorderanno che si mise l’accento sulla possanza della Depressione d’Islanda e sull’imminente cambio di morfologia strutturale. Pur persistendo nella classica posizione a ridosso dell’omonima isola, vi dicemmo che gradualmente avrebbe allungato i suoi tentacoli perturbati verso il quadrante orientale dell’Atlantico. Ed è ciò che sta avvenendo in queste ore.
Non solo. Ieri evidenziammo l’avanzata di un fronte polveroso (pulviscolo) sahariano in procinto d’invadere l’Italia meridionale – quindi anche la nostra Isola. Rispetto a ieri, magari avremo modo di proporvi un’immagine satellitare più esplicativa dell’attuale, ha mosso piccoli passi verso nord ma non è ancora giunta a destinazione. Noi, ovviamente, continueremo a monitorarne l’andamento. Ora passiamo all’osservazione dell’immagine:
All’interno dello spaccato europeo abbiamo inserito un estratto della nostra Isola. La presenza di ampie e prevalenti schiarite certifica la presenza anticiclonica ed anche quelle poche nubi marittime a ridosso delle coste orientali e del cagliaritano suggeriscono una presenza dell’Alta Pressione. L’accumulo d’umidità nei bassi strati sta facilitando la condensazione del vapore acqueo, condensazione che per ovvi motivi avviene durante la notte e che produce maggiori annuvolamenti al di sopra degli specchi d’acqua. Per concludere vi invitiamo a seguirci perché nei prossimi articoli avremo modo di approfondire il discorso sull’umidità e conseguentemente sull’afa in crescita esponenziale.