Trattasi di proiezioni stagionali, per di più stilate negli Stati Uniti (stiamo parlando di uno dei più importanti servizi meteo a stelle e strisce, Accuweather), quindi sarà bene non scambiare ciò che andrete a leggere come previsione certa. Ed allora, cosa possiamo attenderci dopo un’estate a dir poco rovente?
Il caldo, a tratti eccezionale, che ha investito l’Europa centrale e orientale potrebbe avere un’appendice importante fuori stagione, tra l’altro con periodi secchi prolungati. Mentre le temperature e le precipitazioni saranno in gran parte nella norma su isole britanniche e sull’Europa nord-occidentale nel mese di settembre e ottobre, condizioni di tempo tempestoso potrebbero subentrare nel tardo autunno.
Secondo i previsori statunitensi, un importante cambio circolatorio potrebbe intervenire anche sul Mediterraneo traducendosi in precipitazioni superiori al normale in Italia, nei Balcani meridionali, Spagna e Portogallo. Ma proviamo a capire nel dettagli quel che potrebbe accadere.
Una possente alta pressione bloccherà la maggior parte delle perturbazioni dirette verso l’Europa centrale e orientale, dirottandole verso sud verso Francia, Portogallo e Spagna in primis, poi attraverso l’Italia e Balcani meridionali. Qui le ondate di maltempo potrebbero risultare davvero intense, apportando accumuli ingenti e rischio alluvioni.
Sempre secondo gli esperti, il più alto rischio alluvioni coinvolgerà le Alpi Dinariche (Albania), l’Appennino e anche il versante meridionale delle Alpi. Il mese peggiore, con persistenza di pericolose gocce fredde, potrebbe essere ottobre.