Dopo il caldo, furioso, registrato per tutto luglio e per buona parte della prima metà d’agosto, l’estate sembra voler prendere una piega diversa. La stagione è in fase d’invecchiamento e le prime, vivaci perturbazioni atlantiche sono riuscite a farsi strada fin nel cuore del Mediterraneo. Il risultato? Oltre ai fenomeni, spesso tremendi, un cospicuo calo delle temperature. L’ultima settimana è stata un po’ più fresca quasi in tutta Italia, ce lo dicono i dati del modello americano NCEP CFSv2. Osserviamoli insieme:
Sardegna, Sicilia e Nordovest sono state le regioni ad aver avuto le deviazioni termiche (rispetto alla media trentennale di riferimento 1981-2010) più marcate: sino a 2-3°C al di sotto della norma. Nel resto d’Italia si scorgono anomalie negative più contenute, ma vi sono state delle aree dove i termometri hanno continuato a stazionare al di sopra della media (soprattutto le adriatiche, Friuli Venezia Giulia su tutte).
E’ interessante evidenziare come il caldo si sia rintanato nel cuore dell’Europa centro orientale, laddove continua a stazionare un poderoso campo d’Alta Pressione. A ovest, al contrario, l’inserimento delle fresche perturbazioni atlantiche ha provocato un netto abbassamento delle temperature: le anomalie negative appaiono marcata tra il Portogallo e la Spagna occidentale, con punte di 4-5°C in meno rispetto alla media di riferimento. Il fresco ha perseverato sul Regno Unito, mentre in Scandinavia si è riaffacciato un pochino di caldo specie sulle coste norvegesi.