Ora che la prima settimana d’agosto si è conclusa, possiamo tirare un bilancio definitivo sull’andamento e la magnitudo della terza ondata di caldo dell’estate. Possiamo già anticiparvi – ma forse non c’era neanche bisogno di scriverlo – che il caldo anomalo ha continuato a essere l’indiscusso protagonista della scena climatica europea. Il bersaglio principale, lo si evince dall’immagine, è stato rappresentato dalla Mitteleuropa e in particolare Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera e Austria. Le temperature si sono scostate dalla media trentennale di riferimento (1981-2010) anche di 5-6°C.
Tornando all’interno dei confini nazionali, emergono anomalie termiche positive eclatanti sulle Alpi e in particolare sui settori orientali. Anche qui abbiamo avuto deviazioni dalla norma di circa 4-5°C. Il caldo ha prevalso anche nel resto d’Italia, eccezion fatta per gran parte della Val Padana e delle Marche centro settentrionali. Rispetto al passato trattasi di anomalie meno forti, in genere nell’ordine di 1-2°C. Davvero interessante notare come la distribuzione del caldo identifichi il posizionamento dell’impressionante Anticiclone Africano.
Il fresco, deciso, è rimasto relegato a latitudini settentrionali: Regno Unito, Scandinavia e soprattutto Russia europea. Non solo. Davvero notevoli le anomalie negative in Portogallo e sulla Spagna nordoccidentale, ma temperature sotto media sono state registrate anche sulle coste atlantiche francesi.