I modelli, da qualche giorno a questa parte, sembrano fiutare un qualche cenno di cambiamento. O meglio, sembrano indicare la stanchezza anticiclonica perché diciamolo: dopo un dominio così lungo e incontrastato un processo d’invecchiamo è assolutamente normale. E invecchiamo vuol dire accumulo di umidità nei bassi strati, che sommata al calore in eccesso – che di certo non manca – può innescare la miccia temporalesca in men che non si dica. Non dobbiamo stupirci, quindi, se a fronte di una prosecuzione dell’ondata di caldo osserveremo i temporali farsi strada nelle zone interne. Si potrebbe cominciare già domani, con una cumulogenesi abbastanza sostenuta nell’entroterra e la comparsa dei primi fenomeni settimanali soprattutto lungo i versanti orientali del Gennargentu. Si osservi la mappa:
Visto che non utilizziamo tale rappresentazione da un po’ di tempo – per ovvi motivi, ovvero assenza di fenomeni – vi ricordiamo che si tratta della distribuzione e dell’entità delle precipitazioni nell’arco delle 24 ore. In questo caso, appunto lunedì 20 Luglio. Abbiamo cerchiato in rosso l’area succitata, che ricade all’interno dell’Ogliastra. Attenzione perché qualora la proiezione venisse confermata, picchi precipitativi di oltre 40 mm potrebbero esporre tali zone a dei veri e propri nubifragi e magari persino a forti grandinate. Ovviamente torneremo sull’argomento domattina, perché l’ultimo aggiornamento del nostro LAM sarà in grado di darci maggiori dettagli.
Altre precipitazioni potrebbero verificarsi sui rilievi a cavallo tra il nuorese, il sassarese e la Gallura, ma si tratterebbe più che altro di piovaschi o comunque di rapidi brevi rovesci.