La notte appena trascorsa, complice la particolare configurazione sinottica europea che vede un progressivo rafforzamento ed ingresso da ovest dell’alta pressione delle Azzorre che determina preliminarmente l’attivazione di deboli correnti occidentali che ruoteranno nel corso della settimana dai quadranti meridionali, ha fornito un ulteriore saggio dell’estrema diversità climatica della nostra isola.
Se lungo le coste orientali le temperature notturne si sono mantenute su valori tropicali, vedi Orosei amatoriale 25,1°C – Porto Cervo 24,2°C – Olbia 23,6°C – Muravera, San Vito 23,5°C e Padru 23,5°C – Orosei ARPAS 23,4°C, altrove le colonnine di mercurio sono scese maggiormente. Nel Cagliaritano, dopo i valori massimi localmente superiori ai 38°C, si è scesi su valori compresi tra i 19°C dell’hinterland settentrionale, i 21°C del centro storico ed i 22°C del tratto litorale. Minime attorno ai 19°C e 20°C anche tra medio ed alto Campidano ed Oristanese e Sulcis Iglesiente mentre qualche grado in meno lo abbiamo registrato nel Sassarese. Segnaliamo tra le temperature più basse ben 9,9°C a Villanova Strisaili, 10,3°C ad Illorai e 10,6°C a Gavoi.
Come mai tanta differenza?
Possiamo individuare almeno 3 cause principali:
1) Forte differenza tra le temperature marine superficiali del Tirreno, compreso tra 26°C e 26,5°C, e quelle del Mar di Sardegna, oscillanti attorno ai 24°C. Ne consegue, specialmente in ore notturne, un forte rilascio di calore ad est che livella le temperature minime su valori fortemente sopra la media del periodo, specialmente in occasione di prolungati periodi anticiclonici come quello che stiamo vivendo da ormai due settimane.
2) Ingresso disomogeneo delle correnti occidentali che hanno interessato, seppur debolmente tutti i settori dell’isola ad eccezione delle coste orientali, riparate dalle formazioni orografiche. Per tale motivo, specialmente lungo le coste occidentali e settentrionali, tali venti hanno determinato un trasporto di aria più fresca che stagnava sopra il Mare di Sardegna (che come abbiamo visto in precedenza presenta ben 2°C in meno del Tirreno!).
3) Disomogenea distribuzione dei valori di umidità relativa, conseguenza del secondo punto. Se ad est le correnti occidentali non hanno sfondato a favore delle permanenti correnti deboli sciroccali e quindi degli elevati tassi di umidità che, come detto più volte, inibiscono la dispersione di calore dal suolo verso lo spazio attraverso radiazione infrarossa, altrove l’aria si è presentata sostanzialmente più secca e questo spiega, inoltre, la forte escursione termica che ha interessato il Cagliaritano, localmente fino a 18°C di differenza tra temperatura massima e minima.