In questi giorni, alcuni articoli di stampa hanno indicato il transito di un ciclone sulla Sardegna. Innanzitutto, è importante fare una distinzione abbastanza netta: si chiama ciclone anche un’area di bassa pressione, e non bisogna confonderlo con il termine uragano, che in Europa viene utilizzato quando la bassa pressione raggiunge determinate caratteristiche di intensità. Perciò, tutto sommato, l’uso del termine ciclone non è del tutto errato, anche se sotto certi aspetti può risultare improprio poiché genera confusione tra coloro che non si occupano di meteorologia. Sarebbe più opportuno utilizzare il termine area di bassa pressione, soprattutto quando i fenomeni non sono così estremi.
La scorsa settimana, la città di Sassari è stata interessata da un pesante nubifragio, un termine adeguato se confrontato con l’entità dei fenomeni che mediamente colpiscono il capoluogo del nord-ovest Sardegna. Il nubifragio che ha colpito Sassari non è stato eccezionale o da record: si è trattato di una precipitazione rilevante, che però ha causato molti disagi in città, con diversi allagamenti. Su questo, però, bisogna osservare che il capoluogo del nord-ovest Sardegna è solito allagarsi facilmente anche dopo piogge che in altre località non causerebbero alcun disagio. Probabilmente le fognature cittadine non riescono a reggere una pioggia più intensa del solito.
Nella giornata di oggi, 8 ottobre, sta transitando nella regione una perturbazione che, però, sta colpendo soprattutto il Nord Italia, dove sono in corso condizioni di maltempo, con un’allerta meteo di una certa rilevanza. Pensate che in alcune località della Lombardia sono già caduti 130-140 mm di pioggia, e circa 200 mm in alcune zone della Liguria. Nella città di Milano, sono stati superati i 70 mm. Anche per queste località, si tratta di precipitazioni assai ingenti. In Sardegna, invece, nulla di tutto ciò si è verificato, né si verificherà nelle prossime ore. Infatti, il fronte temporalesco sta rapidamente transitando verso il Mar Tirreno, lasciando spazio ad ampie schiarite e a venti da ovest, in attesa di un nuovo cambiamento che potrebbe verificarsi giovedì 10. Tuttavia, questo cambiamento sarà piuttosto modesto, poiché la perturbazione sarà ancora una volta più intensa nel Nord Italia e in Toscana. In tale circostanza, però, ci saranno correnti più intense rispetto a quelle attuali, con venti più forti.
Verso il fine settimana, si apre uno spiraglio con il ritorno dell’alta pressione e, soprattutto, con un progressivo aumento delle temperature, favorito da un uragano in disfacimento che si avvicinerà alle coste occidentali europee. Questo richiamerà dal Nordafrica un soffio caldo proveniente dal deserto del Sahara, che porterà la temperatura in alcune località della Sardegna attorno ai 30°C, soprattutto laddove soffieranno venti di caduta dai rilievi.
Infatti, quando il vento è discendente dai monti, tende a surriscaldarsi per un fenomeno chiamato Föhn.
Passato il periodo di bel tempo, verso metà mese, una nuova perturbazione dovrebbe transitare sulla Sardegna e, al momento, potrebbe portare precipitazioni di moderata intensità. La temperatura si manterrà superiore alla media stagionale anche la prossima settimana, in attesa di una probabile diminuzione più avanti, ma avremo modo di parlarne nei prossimi aggiornamenti.