Le ondate di caldo, cosi come qualsiasi altro fenomeno meteorologico, sono diverse le une dalle altre e, pur seguendo eventualmente il medesimo copione sinottico, possono arrecare effetti al suolo notevolmente differenti a seconda delle particolari caratteristiche termodinamiche dell’aria calda sub tropicale in arrivo, umidità, venti etc. Da una decina di giorni, buona parte dell’Europa è sotto assedio di un robusto campo anticiclonico di matrice sub tropicale e foriero di aria molto calda d’estrazione sub sahariana, capace di frantumare decine di record termici. Sulla nostra isola fa – si – caldo ma non si tratta di un evento eccezionale e paragonabile a quello del 2003, quando l’egemonia anticiclonica durò per quasi tutta l’estate. Nel nostro caso, nonostante la calura sia persistente da una decina di giorni, i termometri si sono sempre mantenuti al di sotto della soglia dei 40°C, sfiorandola o raggiungendola localmente solo in aree ristrette.
E’ invece da considerarsi estrema l’ondata di caldo che circa 6 anni fa investì la nostra isola. Tra il 23 ed il 24 luglio 2009 Arzachena e Dorgali raggiunsero ben 46,9°C, Ottana 45,9°C mentre Decimomannu superò il precedente record del luglio 1983 di 44°C spingendosi fino a 45°C!