Come ipotizzato qualche ora fa, le “termiche” delle zone interne (grosse bolle d’aria rovente localizzate, che spingendosi alle alte quote danno luogo a formazioni nuvolose temporalesche in seguito alla condensazione del vapore) sono esplose nell’imponente cumulogenesi osservabile nelle zone interne. Per inquadrarle al meglio possiamo dare uno sguardo all’immagine satellitare di una manciata di minuti fa, scorgendo tre grossi nuclei temporaleschi capaci di dar luogo a qualche rovescio di pioggia e persino a tuoni e fulmini tra l’Omodeo e la piana di Ottana.