Brutte notizie, ovviamente per chi non è amante del caldo e dell’umidità, quelle che arrivano dai principali centri di calcolo previsionale mondiale: l’invocato break fresco, in grado di smorzare la canicola sub tropicale opprimente, si farà attendere ancora a lungo e, probabilmente, entro metà mese l’evoluzione meteorologica nel bacino del Mediterraneo resterà bloccata.
Le conferme arrivano sopratutto dall’analisi degli indici teleconnettivi che hanno maggiore influenza sull’evoluzione meteorologica europea, in primis Nao, Ao e Pna index, che analizzati nell’insieme ( Ao e Nao negativi fino a metà mese, Pna positivo fino a metà mese) indicano la permanenza di un vortice polare disturbato almeno sino al 15 di luglio ed espresso in continue fluttuazioni meridiane in grado di alimentare in continuazione l’anticiclone sub tropicale africano. L’elaborazione grafica traduce quanto detto e riporta le temperature previste alla quota di 850 hPa dal modello americano GFS. Se nell’Europa settentrionale e parte di quella centrale la canicola verrà letteralmente spazzata via dall’ingresso veemente del flusso fresco e perturbato atlantico, sul Mediterraneo domineranno incontrastate isoterme molto simili a quelle che stiamo sperimentando in questi giorni.
Tendenza assolutamente allarmante sia perchè le aree occidentali e settentrionali dell’isola dovranno sopportare temperature massime prossime ai 40°C per più di 10 giorni di fila sia per l’assenza di ventilazione nei bassi strati e la forte insolazione che daranno un notevole contributo all’innalzamento delle temperature marine superficiali mediterranee, fattore questo che andrà analizzato con estremo dettaglio a fine stagione poichè carburante per le prime forti celle temporalesche.