La giornata di domani non proporrà sostanziali variazioni dal punto di vista delle isoterme a 850 hPa, quota di 1500 metri circa utilizzata normalmente in meteorologia per l’analisi e l’individuazione delle avvezioni calde, che resteranno sempre oscillanti attorno ai 18°C/19°C. Questo significa che al suolo i valori saranno stazionari? Niente affatto ed il motivo è da ricercarsi a, larga scala, nell’ingresso più deciso del promontorio sub tropicale che apporterà un deciso aumento della pressione al suolo e, a mesoscala, nelle correnti discendenti di compressione che saranno di conseguenza più accentuate. Stiamo parlando del processo di subsidenza atmosferica nel quale, a causa del suo maggiore peso, l’aria dagli strati troposferici più alti stramazza verso il basso incontrando pressioni maggiori e riscaldandosi adiabaticamente per compressione.
Nella prima carta, che riporta le velocità verticali alla quota isobarica di 700 hPa (circa 3000 metri) possiamo individuare in blu le aree in cui queste ultime saranno negative ossia discendenti e di compressione. Attendiamo dunque un forte contributo al riscaldamento nelle zone interne del Sassarese, Nuorese e sopratutto Oristanese.
Detto ciò sarà dunque lecito attendersi il raggiungimento di picchi fino a 36°C/38°C nella piana del Chilivani, Lago Coghinas e diffusamente nelle aree interne dell’Oristanese. Molto caldo anche il Sulcis Iglesiente dove Carbonia e Iglesias potranno raggiungere ancora i 35°C – termiche che probabilmente si registreranno anche lungo i tratti costieri della zona. Caldo più attenuato ma tantissima afa, invece, sul Cagliaritano e sulla Sardegna orientale dove i termometri oscilleranno tra 28°C e 33°C. Tuttavia, lungo i tratti costieri, l’umidità relativa sarà spesso superiore al 50% anche durante le ore diurne incrementando fin quasi i 40°C l’indice di calore!