Da questa mattina possiamo ritenerci a tutti gli effetti all’interno dell’esteso promontorio anticiclonico africano che modulerà progressivamente verso l’alto le temperature ma sopratutto i tassi di umidità. Tutto ciò a causa degli elevatissimi valori di subsidenza (moti verticali verso il basso – subsidenza) e stagnazione (assenza di ventilazione) dell’aria. Non abbiamo ancora sperimentato l’afa sub tropicale ma iniziamo a porci un quesito importante: quando registreremo un cambio di circolazione in grado di sbloccare la situazione meteo?
L’evoluzione meteorologica, specialmente a larga scala, prescinde fortemente dall’analisi delle correnti a getto (jet streams), venti che scorrono attorno ai 10 km di quota raggiungendo velocità di centinaia di chilometri orari. Questi flussi di correnti, sfruttati dai piloti degli aerei nelle loro tratte intercontinentali per risparmiare tempo e carburante, determinano gli scambi di calore lungo i meridiani tra le masse d’aria polare e sub tropicale con le loro periodiche ondulazioni e la formazione, l’approfondimento ed evoluzione delle basse pressioni e delle figure di alta pressione. L’analisi delle jet streams per i prossimi giorni mette in evidenza, come avevamo anticipato la scorsa settimana, una condizione meteorologica europea bloccata da una particolare ondulazione denominata “omega blocking”. Per quanto ci riguarda la principale causa è da ricercarsi nell’accelerazione e affondo del getto polare ad ovest delle isole britanniche che alimenterà dinamicamente giorno per giorno il promontorio sub tropicale pescando e richiamando verso il bacino del Mediterraneo aria calda sub sahariana. Bolla calda che, come si evince dall’elaborazione grafica, arriverà fino alla penisola scandinava!
Gli indici teleconnettivi mostrano un vortice polare disturbato ( AO -, NAO -) e pronunciato in ondulazioni meridiane (PNA +) almeno per tutta la prima decade di luglio a cui seguirà un rinforzo delle correnti zonali con possibile ingresso di aria più fresca oceanica.
Vi aggiorneremo costantemente su questa evoluzione a lungo termine.