Ricordate giugno? Ecco, l’ondata di caldo che colpì la Sardegna in quel periodo fu sicuramente imponente soprattutto in termini di temperature massime raggiunte. All’epoca parlammo di un quadro meteo climatico eccezionale, infatti le massime superarono spesso e volentieri quota 40 °C.
Sardegna che fu la regione più esposta alle correnti di matrice sahariana, fortunatamente si trattò di un’ondata di caldo che non ebbe durata eccessiva.
La prossima, invece, rischia di durare una decina di giorni. Anche stavolta la nostra regione dovrebbe risultare la più colpita dal flusso letteralmente rovente subtropicale. Attenzione, i modelli di previsione stanno inquadrando una bolla sahariana indiavolata, le termiche più elevate dovrebbero collocarsi tra il Nordafrica, i settori meridionali della penisola iberica e la Sardegna.
Abbiamo già abbondantemente parlato di quelli che potrebbero essere i valori attesi, in questa sede vogliamo ribadire quanto l’entità del caldo potrebbe farci soffrire. Infatti il persistere dell’afflusso di matrice subtropicale potrebbe avvalersi giorno dopo giorno di una quantità crescente di vapore acqueo.
Sapete che cosa significa? Beh, semplice: umidità relativa alle stelle, tradotto in parole ancora più semplici caldo veramente afoso e quindi insopportabile. Per quale motivo? Perché l’umidità relativa ostacola la traspirazione della nostra pelle, ovvero quello naturale meccanismo messo in campo dal nostro organismo per eliminare il calore in eccesso.
Insomma, prepariamoci perché sarà veramente un’ondata di caldo atroce, molto probabilmente da ricordare.