Siamo giunti, probabilmente, all’ultima crisi temporalesca di giugno. Crisi che investirà maggiormente le regioni Centro Settentrionali d’Italia, ma che a detta dei modelli potrebbe avere delle ripercussioni importanti anche in Sardegna. Di chi la colpa? Beh, osservando l’Europa dallo spazio si ha un’idea precisa della configurazione barica in atto: netta la contrapposizione – peraltro già sottolineata ieri – tra l’Alta delle Azzorre e un poderoso Vortice Freddo.
Quest ultimo ha mosso passi importanti verso sud. Chi ci segue ricorderà il posizionamento 24 ore fa: tra il Regno Unito e la Scandinavia. Ora, invece, troviamo il minimo ciclonico sulle Repubbliche Baltiche. Gli impulsi freddi che vi gravitano attorno continuano ad insidiare le Alpi ed in effetti oggi stanno riuscendo nel difficile compito di vincere la resistenza anticiclonica. L’aria fresca sta tracimando sull’alto Adriatico, esponendo le regioni del Triveneto ai primi temporali.
L’evoluzione tra il pomeriggio di oggi e la giornata di domani proporrà un ulteriore scivolamento dell’impulso verso sud e un parziale coinvolgimento della nostra regione. Al momento possiamo dirvi che oltre al calo delle temperature, nel corso delle ore centrali potrebbero svilupparsi nubi di un certo peso nelle zone interne. Oltre alle nubi, torreggianti e minacciose, potrebbero verificarsi degli acquazzoni o temporali. Ma per i dettagli vi rimandiamo agli approfondimenti di domattina.