Le ondulazioni di una linea di convergenza presente nel Nord Africa chiamata ITCZ è salita di latitudine rispetto alla media, e questa assieme ad altri fattori favorirà l’espandersi verso nord dell’anticiclone che ha matrici nordafricane. Lo stesso che già si è visto durante la lunghissima ed estenuante stagione estiva.
Quest’oggi, 1° settembre, inizia per accordi internazionali l’autunno meteorologico che precede di circa tre settimane quello astronomico. In genere, in questo periodo in Sardegna si dovrebbero verificare condizioni meteo decisamente molto meno calde del pieno dell’estate piena, con belle giornate estremamente piacevoli, alternate a addensamenti nuvolosi con alcuni piovaschi o temporali.
Gli ultimi giorni sono stati tutto sommato abbastanza piacevoli, anche se si fa sentire molto l’umidità elevata, dovuta a quel mare caldissimo rispetto alla norma che è il Mar Mediterraneo occidentale e centrale. Pensate che attorno alla Sardegna si registrano temperature sino a 5 °C oltre la norma.
A conferma dell’umidità molto elevata si sono già viste le prime nebbie alle quote basse, che hanno poi toccato anche località di alta collina, soprattutto nel settore occidentale della Sardegna. Nebbia che si è fatta vedere più fitta stamattina.
Nei prossimi giorni la Sardegna sarà interessata da un flusso di correnti d’aria dall’occidente che tenderanno poi a divenire meridionali, che potrebbero raggiungere l’isola con temporali marittimi che approderebbero nelle coste dell’occidente. Ormai l’instabilità atmosferica tenderà ad essere sempre più di frequente nel Mar Mediterraneo occidentale eccessivamente caldo, il che potrebbe dar luogo a temporali anche nelle zone interne, anche in questo caso difficilmente prevedibili alcuni giorni prima.
Ma torniamo a parlare di caldo, rispetto alle precedenti proiezioni dei modelli matematici, le previsioni ufficiali diffuse dai global model determinano abbastanza attenuata l’onda di calore in arrivo, che non raggiungerà i valori che furono toccati nell’eccezionale ondata di caldo dal settembre 1946. Tuttavia è opportuno monitorare l’evento meteorologico anomalo che dovrebbe avvenire con un primo picco tra il 5 e 6 settembre, mentre quello più intenso dovrebbe incominciare l’8 settembre.
Nelle zone interne si potrebbero raggiungere anche 40 °C. Inoltre, le correnti africane non aumenteranno la temperatura nelle aree esposte, quindi la Sardegna orientale e quella meridionale rivolta a sud e sud-est, ove però crescerà ancora il tasso di umidità. Mentre nelle coste esposte a ovest e a nordovest, le correnti provenienti dalle zone interne causeranno temperature elevatissime, al pari delle zone interne.
Siamo di fronte a una fase di fenomeni meteo da estremizzazione climatica. Inoltre, le correnti africane torneranno a dipingere i nostri cieli di quel classico colore derivante dalla polvere del Sahara in sospensione. Concludendo, l’estate 2022 sembrerebbe non avere fine.