L’evoluzione meteo per la Sardegna potrebbe deludere chi si aspettava l’avvento precoce della primavera, in quanto nelle prossime due settimane inizierà a farsi sentire un’anomalia climatica del tutto nuova, che sovente si mostra proprio questo periodo dell’anno, e che innesca i primi scambi di masse d’aria secondo i meridiani.
Ciò dovrebbe andare a generare una maggiore variabilità, perciò non dovremmo avere più giornate soleggiate una di seguito all’altra, ma pian piano ci dovremmo avviare verso un nuovo periodo con possibili precipitazioni.
La Sardegna, si sa poi è soggetta anche ad una marcata ventilazione, specialmente quando ci sono continue e complesse variazioni di pressione atmosferica. E come prospettato dai modelli matematici, avremo anche il transito di alcune perturbazioni atmosferiche. Quindi, dopo periodi di calma, il vento tornerà soffiare a tratti anche con una certa intensità, accentuando la sensazione di freddo.
La prima perturbazione transiterà sulla Sardegna tra lunedì e martedì. Gli effetti saranno modesti per quanto concerne le precipitazioni. Pioverà davvero poco. Inoltre, la temperatura che calerà per l’arrivo dell’aria fredda, non vedrà precipitazioni tali da portare nevicate sui monti, semmai qualche fioccata non è da escludere.
L’evoluzione della circolazione atmosferica inizierà essere estremamente complessa in Europa, in quanto non ci dovrebbe essere più quel fortissimo anticiclone stabile a proteggerci dalle perturbazioni oceaniche. Tali correnti tenderanno a scendere sensibilmente di latitudine, e a determinare tempeste sull’Europa centrale provenienti dall’Isole Britanniche. Però, l’anticiclone sarà costantemente in agguato, e si alternerà a tali cicloni oceanici.
In Sardegna di tutto questo ne risentiremo solo parzialmente, ci troveremo maggiormente interessato dalle masse di alta pressione che prevarranno più a sud dell’Europa, però come detto avremo una certa variabilità atmosferica; quindi, il bel tempo sarà intervallato da addensamenti nuvolosi e qualche precipitazione, più intensa durante il transito di talune perturbazioni.
Inoltre, più avanti verso la fine del mese, si potrebbe configurare una condizione atmosferica ideale per un sensibile abbassamento della temperatura. Ma è un periodo piuttosto distante, e di certo con la notevole variabilità prospettata dai centri di calcolo, tutto potrebbe cambiare. E l’inverno non è infinito.
Probabilmente sta iniziando a perdere forza il noto Vortice Polare, d’altronde la stagione invernale volge verso il termine, e ci riferiamo a quella meteorologica che lascerà il posto all’avvento della primavera il 1° marzo, ciò succederà circa tre settimane prima rispetto a quella astronomica.
Ma per ora siamo attorno a metà febbraio, quindi è inverno, anche se con le belle giornate che abbiamo avuto ultimamente non si direbbe. Tuttavia, nelle zone interne e vallive, la dispersione termica notturna ha prodotto forti gelate. Anche questo è inverno.
Infine, in Sardegna è necessario che torni a piovere, e che lo faccia con costanza e abbondanza perché la primavera è la stagione dove gli agricoltori si attendono precipitazioni per i loro raccolti, prima che sopraggiunga la siccità estiva.
Le anomalie climatiche che stanno colpendo la Sardegna sono rilevanti, ormai non ci sono più quelle che erano le stagioni di una volta. Probabilmente si tratta in parte di fluttuazioni climatiche alle quali si sommano i cambiamenti del clima prodotti delle attività umane.