Le condizioni meteo in Sardegna sono splendide, se non fosse per una blanda nuvolosità che si presenta qua e là soprattutto nel settore orientale della regione. Ma il tempo cambierà ben presto, infatti nel corso della giornata di domenica l’alta pressione tenderà a perdere forza. Ne ha parlato il mio collega, che annunciato il transito successivo di una perturbazione.
In questo approfondimento intendo vedere più nel dettaglio che cosa potrebbe succedere. Per fare ciò mi sono avvalso di diversi modelli matematici di previsione. Innanzitutto, il focus del peggioramento è confermato attorno alla giornata di lunedì e parte di quella di martedì, ma ci sono anche delle complicazioni oggi più tangibili che vedremo tra un po’.
Analizziamo il primo step: il peggioramento che si dovrebbe verificare nella giornata di lunedì. Noterete che utilizzo sempre il condizionale nei miei commenti, in quanto parliamo di previsioni, ovvero di linee di tendenza non certezza. Le previsioni meteo non sono mai certezza, ma la probabilità che un evento atmosferico si verifichi.
Insomma, a taluni sembra un po’ un inganno, ma non lo è, in quanto con l’ausilio di modelli matematici sempre più sofisticati, di algoritmi e post elaborazioni, abbiamo la possibilità di avere un’approssimazione sia della situazione meteo attuale laddove non ci sono stazioni meteo, e in ambito di previsione una linea di tendenza che in passato non si conosceva con i ricchi dettagli di cui disponiamo.
Ma torniamo al focus meteo: i principali modelli matematici indicano che nel corso della giornata di lunedì un’area di bassa pressione si formerà a ridosso del mare di Corsica, in nottata transiterà il fronte freddo sulla Sardegna che porterà precipitazioni sparse a carattere di rovescio ma anche qualche temporale. Anzi, sulle coste occidentali della Sardegna, e soprattutto sul centro-sud della regione, il rischio di temporale sembra essere moderato.
Seguirà aria più fredda proveniente dalla Francia, avremo un abbassamento della temperatura, tuttavia ancora una volta sarà temporaneo. Però l’abbassamento della temperatura si percepirà parecchio, soprattutto sui rilievi le zone esposte, dato che se abbasserà sensibilmente lo zero termico. Per intenderci, se ci fossero state precipitazioni in coincidenza del transito della massa d’aria fredda, avremmo avuto nevicate quantomeno sui 900 metri di quota.
Seguirà da metà settimana una massa d’aria decisamente più mite, soprattutto perché sarà richiamata da un minimo di bassa pressione che si formerà verso la Tunisia, che spingerà verso la Sardegna non di certo aria fredda.
Ed ecco che abbiamo tracciato il secondo step di un’altra complicazione meteo, stavolta consistente in una ciclogenesi che si formerà in Tunisia, mentre un ramo dell’alta pressione tenderà a portarsi soprattutto sulle regioni centro settentrionali italiane. Questo divario barico (differenza di pressione in un ristretto territorio) favorirà un sensibile rinforzo del vento dai quadranti orientali a partire da mercoledì, quando il vento soffierà piuttosto sostenuto, ed in alcune zone particolarmente esposte ci saranno raffiche di burrasca.
Il centro della bassa pressione sarà molto a sud, ed in Sardegna avremo solo un aumento della nuvolosità e forse qualche pioggerella su settore orientale. Niente più. Ulteriori linee di tendenza meteo sono estremamente incerte, e avremo modo di parlarne.