La perturbazione venuta dalla Spagna, tecnicamente “goccia fredda” per via del suo isolamento rispetto alla circolazione perturbata da cui prese origine, ha impattato la Sardegna nel corso della giornata di ieri. Pur transitando un po’ più a nord rispetto alla nostra regione, dirottando quindi i fenomeni più forti in direzione del Tirreno, abbiamo assistito ad un rapido incremento dell’instabilità diurna. Instabilità che si è mostrata discontinua, distribuita a macchia di leopardo, ma laddove presente è stata capace di arrecare precipitazioni rilevanti. Su tutti viene in mente il nubifragio abbattutosi tra Macomer e Borore, di cui vi abbiamo dato testimonianza multimediale.
Oggi, è sotto gli occhi di tutti, s’intravede quel miglioramento di cui s’è detto ieri. I cieli appaiono sereni o poco nuvolosi, eccezion fatta per locali residui annuvolamenti sull’algherese. Le temperature, grazie al più abbondante soleggiamento, registreranno un leggero aumento nei valori massimi ma non aspettiamoci il caldo. Il clima si manterrà fresco, un fresco che si percepisce a pelle soprattutto in queste prime ore del mattino. Un fresco che è stato coadiuvato, oltre che da nubi e precipitazioni, anche dalla ventilazione di Maestrale. Il vento, oggi, sarà meno incisivo ma pur sempre presente.
Così come saranno presenti residui fenomeni pomeridiani nelle zone interne. Osservate il nostro LAM ad alta risoluzione:
Probabilmente non c’era bisogno di cerchiarle, ma le aree in rosso contengono le aree dove dovrebbero verificarsi le precipitazioni più vivaci. In particolare segnaliamo i rilievi del Monte Acuto, dove potrebbero esserci dei temporali. Poi abbiamo la Barbagia di Ollolai, il Mandrolisai, la Barbagia di Seulo, quella di Belvì e poi a sud verso il Sarrabus Gerrei e i settori orientali del Trexenta. Spesso di tratterà di piovaschi o deboli piogge, a seguito di una cumulogenesi ancora vigorosa. Ma non mancherà occasione per qualche acquazzone un po’ più intense ed anche per sporadici colpi di tuono.