Il caos meteo proseguirà ancora a lungo in Sardegna ormai innescato sia dai ben noti cambiamenti del clima, che da correnti su larga scala che interessano tutto il Pianeta, generando interferenze anche rilevanti sul normale andamento stagionale.
Queste avevano prolungato a dismisura la siccità che poi si è conclusa con un mese di piogge eccessive in novembre, con alcune località che in una manciata di giorni hanno totalizzato il 50% della pioggia che in media cade in un anno.
Ci avevano dato una stagione estiva caldissima, asfissiante, infinita. Ed ecco che la fine di novembre ha visto la neve, non solo sui maggiori rilievi, ma come documentato è giunta sino a bassa quota nel nord della provincia di Cagliari appena qualche giorno fa.
Nei prossimi giorni il fenomeno più rilevante sarà il vento assieme una nuvolosità più o meno frequente, con la possibilità di piogge che potrà manifestarsi praticamente quotidianamente. Potrebbe piovere a partire da sabato 4 novembre sino da almeno giovedì 9 novembre, con fenomeni in genere di moderata intensità.
Ma in alcune aree le precipitazioni potrebbero risultare anche molto copiose, e parliamo delle aree esposte, quindi le coste occidentali, quelle del Golfo dell’Asinara sino a quelle gallurese di rivolte al Nord-Ovest, tutta la fascia che va da Alghero sino a nord di Oristano, poi il Sulcis Iglesiente. Abbondanti precipitazioni sono previste nella provincia di Oristano e poi sul massiccio del Gennargentu come anche quello del Monte Limbara.
In queste aree dovrebbe piovere più della media se consideriamo l’arco temporale di circa una settimana. Nella costa orientale le precipitazioni saranno irrisorie, come anche dal Golfo di Cagliari. Addirittura, a sud-est del Gennargentu dovrebbe piovere assai poco, con fenomeni veramente irrisori come quantità. Queste zone si trovano sottovento, e quindi protette con i massicci montuosi ad ovest, dalle correnti umide che vengono da occidente.
Durante questo periodo avremo temperature che per brevi periodi scenderanno per effetto dell’arrivo di aria fredda di origine artica, ma poi ci saranno risalite di aria più mite che innalzeranno la temperatura anche oltre la norma.
Abbiamo dato uno sguardo sul meteo a più lungo termine, spingendoci verso la metà mese, quando dovrebbe attenuarsi il flusso Artico verso il Mediterraneo centrale, e potrebbero subentrare correnti di sud-ovest che andrebbero a spingere dal Nord Africa verso la Sardegna aria mite, e la temperatura potrebbe salire su valori sensibilmente superiori alla media. In talune località specie del settore orientale si potrebbero raggiungere anche i 20 °C.
Ovviamente, il meteo lungo termine necessità di avere conferme, però la proiezione dei calcolatori è un dato di fatto da tener conto, che stravolge le linee di tendenza che fino a qualche giorno fa sembravano prevalere. Perciò prenderemo con le molle questa evoluzione, che potrebbe essere concettualmente abbastanza attendibile, se si considera la notevole variabilità climatica che si sta manifestando in tutto il nostro Emisfero. Per intenderci dopo la fase mite potrebbe esserci una piuttosto fredda, ma niente di tutto ciò è certo.