È ormai novembre inoltrato, eppure nel meteo di questo nuovo clima è stata sufficiente ancora una volta una schiarita per dare 20°C di temperatura in alcune località della Sardegna. E c’è da domandarsi che fine abbia fatto il vero autunno, quello che con gradualità portava le piogge, poi il fresco vento che strappava le foglie che man, mano che trascorrevano i giorni ingiallivano.
Niente di tutto questo c’è stato più.
Dopo un ottobre che pareva meteo di settembre, senza pioggia, senza autunno, il novembre si infiamma di nubi temporalesche che cicloni mediterranei. Per carità, la Sardegna è stata appena sfiorata dai maggiori vortici, eppure in alcune zone è caduta tantissima pioggia, anche 300 millimetri sino al 20 novembre che per talune località equivale al 50% della pioggia media di un intero anno.
Citiamo poi il nubifragio di Cagliari, che con 100 millimetri caduti in poche in una città che stenta a farne 400 in un anno intero sono un evento meteo straordinario. Peraltro, la replica quello avvenuto appena 12 mesi prima. Tali fenomeni del passato avevano tempi di ritorno decisamente maggiori.
Evitiamo di parlare di tutto il resto, or ora, ma dico, se questo non è meteo estremo cosa è? Cosa dovrebbe succedere? Venirci addosso un cataclisma per svegliarci dal torpore? Siamo consapevoli che taluni si scandalizzano perché abbiamo invocato le bombe meteo, citato qualche volta bombe d’acqua, termine in uso dai giornalisti, ma soprattutto dalla gente comune, ed è a tutti coloro che ci rivolgiamo ogni giorno, semplificando concetti complessi in una lettura fatta al volo in appena un minuto.
Ora il meteo cambierà, i 20°C andranno via, e la settimana che avremo si arricchirà di tante nuove perturbazioni associate a cicloni mediterranei, poi avremo quelli oceanici che piloteranno le prime irruzioni d’aria fredda sino alla Sardegna.
Potrebbe giungere anche aria fredda di estrazione artica, che per l’Europa è quasi sempre marittima.
Ormai il passo dall’autunno meteorologico all’inverno è breve: mancano dieci giorni, peraltro la nuova stagione, in meteorologia inizia tre settimane prima rispetto a quella astronomica. Ovviamente ci riferiamo all’inverno.
Il cambiamento di stagione si farà notare perché con dicembre che giungerà probabilmente quasi inatteso, in quanto abbiamo saltato il meteo tipico dell’autunno, verrà il meteo invernale, con l’intrusione sempre più probabile di aria fredda dalle latitudini dell’Artico. Aria fredda che andrà a transitare su un mare estremamente caldo, perché ad oggi, c’è stata un’altra anomalia meteo: non si è mai avuta un’irruzione d’aria fredda, mai c’è stata una giornata di vero maestrale dalla scorsa primavera. E anche questo non è affatto normale, e sottolinea quanto siano acuti i cambiamenti del clima pure dalle nostre parti.
Ecco che vi parliamo di intrusione di aria fredda, e quindi di neve. Già ora vi stiamo anticipando la probabilità che dai primi di dicembre inizi a nevicare sui monti della Sardegna, già a quote di oltre 1000/1200 metri, in brevi episodi, come spesso succede dalle nostre parti. Ovviamente sono previsioni meteo a lungo termine necessitano di essere confermate. Il tutto non è da confondere con il gelo, per quello ci auguriamo ci sia almeno un altro mese prima di parlarne.