La Sardegna risulta essere estremamente esposta alle irruzioni di aria fredda provenienti dalle regioni artiche, se non quelle polari. Da quelle regioni così distanti può giungere aria che viene definita marittima, in quanto transiterà su vaste aree di mare. Inoltre, anche la sua origine, ovverossia quella polare di per sé è marittima, in quanto il Polo Nord non ha terre emerse.
Perciò l’aria che viene da Nord-Ovest è generalmente umida e instabile, e quando irrompe nel Mar Mediterraneo che è un mare caldo, può dare luogo a fenomeni meteo estremi.
Gli scorsi giorni abbiamo assistito a temporali di forte intensità che hanno interessato anche la Sardegna. Ma quelli di maggior entità si sono avuti tra la Sicilia e le regioni del Mar Ionio. Però la Sardegna si trova nella rotta di cicloni che si formano nel Mediterraneo occidentale, e che con il contributo di aria fredda proveniente da nord, e calda proveniente dall’entroterra africano, transitando sul mare e caldo umido, formano profonde aree di bassa pressione.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad aree di bassa pressione molto profonde, alcune di queste hanno avuto un crollo di pressione atmosferica anche di circa 15-18 hPa in 24 ore. In meteorologia questi eventi meteo vengono chiamati bombe meteorologiche. Nel 2018 una bassa pressione si formò nelle coste algerine, e poi raggiunse la Sardegna. Nel frattempo, essa si approfondì di circa 20 hPa diventando una bomba meteorologica. Quella tempesta venne battezzata con il nome di Vaia e procurò danni ingentissimi in quasi tutta Italia.
Rammentiamo che Il termine “bomba meteorologica” è comunemente usato in Nuova Zelanda per descrivere eventi meteorologici drammatici o distruttivi.
Ma le bombe meteorologiche che vediamo nel Mar Mediterraneo sono anche costituite anche da sistemi nuvolosi che provocano fenomeni meteo piuttosto estremi. Qualche giorno fa in Sicilia sono state registrate circa 20 trombe d’aria tra quelle in mare e sulla terraferma. Anzi sulla terra emersa di Sicilia ne sono state conteggiate circa 15. In Sardegna non vi erano le condizioni ideali per la formazione di questi fenomeni, anche se diverse trombe marine sono state avvistate e qua e là, e anche alcune trombe d’aria, ma non hanno procurato danni ingenti come è avvenuto in Sicilia.
Però, il contesto siciliano è molto utile per un raffronto su ciò che potrebbe avvenire Sardegna. Delle prossime settimane avremo un generale raffreddamento con l’arrivo dell’inverno. Giungerà aria fredda proveniente da nord, semmai alternata anche a periodi di alta pressione, però darà origine ad aree di bassa pressione molto profonde, con periodi di cattivo tempo. In tal contesto si potrebbero formare delle vere e proprie bombe meteorologiche, con centri di bassa pressione molto profondi, con associato maltempo di forte intensità.