Le condizioni meteo in Sardegna sono decisamente autunnali, le piogge si ripetono con quotidianità, la temperatura ha subito un generale abbassamento, anche se quando sbuca il sole, i valori termici schizzano verso l’alto, addirittura proponendo temperature primaverili, se non settembrine.
Ed è questo elemento ci dovrebbe far riflettere sui cambiamenti climatici, che assieme all’evoluzione meteo prospetta una serie di cicloni mediterranei, che rammentiamo non sono degli uragani. In meteorologia le aree di bassa pressione sono chiamate cicloni, quelli che si formano le nostre latitudini sono detti cicloni extra tropicali.
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Però in un contesto di cambiamenti climatici che vede in un riscaldamento della temperatura media del Mar Mediterraneo, tendenzialmente sempre più spesso si formano delle aree di bassa pressione che hanno delle similitudini, ma non sono uguali, a quelle dei cicloni tropicali. Per tal motivo vengono chiamati simil tropicali. Pertanto, non sono pericolosi quanto i cicloni uragani che si verificano nelle zone tropicali, quantomeno per ora.
Di certo, se i cambiamenti climatici porteranno un aumento della temperatura globale, che attualmente si è fissato attorno a 0,5 °C a ben 2 °C, il Mar Mediterraneo potrebbe produrre tempeste più violente.
Dicevo che siamo in autunno, che ormai le precipitazioni sono copiose, interessano un po’ tutta la Sardegna, e si stanno distribuendo anche nelle zone interne. E le previsioni meteo per i prossimi cinque giorni indicano che comunque ci saranno altre piogge. Piogge derivanti però non da perturbazioni oceaniche, bensì da cicloni mediterranei. Chiarito questo punto, però dobbiamo analizzare anche quanto sta piovendo.
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In tempi molto ristretti, su varie aree della Sardegna è piovuto ben oltre la media del periodo. In alcune località pensate è piovuto fino a 1/3 della pioggia che cade un intero anno, però non si è trattato di precipitazioni alluvionali come abbiamo visto in altre annate. Tutto sommato è piovuto abbastanza bene, di certo sta piovendo eccessivamente in alcune zone, ma non così tanto da creare disastri come in passato e soprattutto l’acqua tende ad affluire verso le falde acquifere.
E su questo se ne sono accorti coloro che vanno nelle fontane per attingere l’acqua, che hanno notato che questa è abbastanza torbida. Ciò dimostra che l’acqua raggiunge le falde acquifere, e che le rimette in moto turbolento. In questi casi è opportuno non utilizzare questa acqua, o per precauzione farla bollire.
Abbiamo anche fatto cenno alla linea di tendenza che si prospetta per il fine mese. Qualcosa che rammenta gli autunni di un tempo, forse di circa 40 anni fa, quando con la fine di novembre si verificavano solitamente delle irruzioni di aria fredda proveniente dalle regioni artiche, con le prime nevicate anche a bassa quota, generalmente in collina. Ma tali fenomeni non erano così inusuali anche in precedenza, tanto che nel periodo di Ognissanti, l’abbigliamento che si indossava nelle zone interne non era più estivo.
Ci sono state annate in cui la neve è caduta davvero copiosa proprio alle quote bassissime. Possiamo citare sicuramente la fine novembre 1980. In quei giorni, molti paesi oltre 500 metri rimasero praticamente isolati per le nevicate eccessive. In tre giorni caddero tra i 60 e gli 80 cm di neve a quote decisamente basse.
Cosa avvenne in quei giorni? Esattamente si formò un’area di bassa pressione che transitò sulla Sardegna, trascinò aria fredda proveniente dalle regioni artiche che rapidamente poi andò a transitare nell’Europa continentale, abbassando ulteriormente la temperatura. La Sardegna fu interessata dal maltempo, con precipitazioni decisamente copiose, nevose anche sotto i 400 metri, ad esempio, nel nord della Sardegna.
Il finire del mese di novembre 2021 viene continuamente prospettato da parte di alcuni modelli matematici turbolento, con vento forte, precipitazioni intense, basse temperature. Non tanto freddo forse come fece nel 1980, però potrebbe farne parecchio la neve scendere sui paesi del nuorese, forse sino anche 800 metri di quota (ipotesi). Ma qui andiamo veramente verso una previsione che necessita di essere confermata, e viene definita in gergo tendenza meteo meteoclimatica.
Però, sarebbe forse un precoce evento meteo invernale, ma poi nel seguito sicuramente avremo anche delle belle giornate, con temperature estremamente miti, e semmai tanti potranno tornare nelle spiagge e sognare l’estate, forse quella di un tempo, in quanto quelle degli ultimi anni sono state estremamente roventi e faticose da trascorrere.