Che cambiamento! Esclamazione che ci sta tutta, alla fine dei conti siamo passati da giornate pienamente estive – sino a qualche giorno fa commentavamo temperature massime di 30°C – a scenari meteo climatici pienamente autunnali.
Qual’ è il motivo di tale cambiamento? Anzitutto l’ovvio rimescolamento della circolazione atmosferica emisferica. I passaggi stagionali, in tal caso dall’Estate all’Autunno, implicano profonde variazioni nell’impianto circolatorio. Dopodiché si dovrebbero aprire altre parentesi inerenti valutazioni di pattern climatici importantissimi, ad esempio La Nina, ma in quel caso rischieremmo di addentrarci in argomenti piuttosto complessi.
Alla fin fine ciò che conta è il risultato, un risultato che non è ancora definitivo ma che ci sta dando un’idea delle forze in campo.
Siamo in attesa di un vortice freddo. Sì, un vortice ciclonico sostenuto da aria fredda, tant’è che le temperature – uno degli effetti al momento più eclatanti – stanno letteralmente crollando. Un calo o meglio, un crollo che sarà ancora più marcato nella seconda metà di settimana, ovvero nel momento in cui la circolazione ciclonica richiamerà sulla nostra regione venti settentrionali piuttosto vivaci.
Significa che il perno ciclonico andrà a collocarsi a est della Sardegna, un posizionamento che si rivelerà fondamentale non solamente dal punto di vista termico, ma anche sotto il profilo delle precipitazioni.
Non aspettiamoci chissà che, ci sarà qualche scroscio di pioggia o temporale questo sì, ma saranno fenomeni piuttosto sporadici. A meno che non subentrino variazioni dell’ultimo minuto sul posizionamento della bassa pressione.
Carte alla mano i fenomeni dovrebbero concentrarsi principalmente nei settori orientali, notoriamente i più esposti a un certo tipo di circolazione, ma non mancheranno degli acquazzoni anche nelle aree meridionali e settentrionali. I settori occidentali dovrebbero restare in ombra pluviometrica, salvo chiaramente modifiche evolutive in corso d’opera (opzione che al momento non possiamo escludere).