E’ una domanda che ci avete posto in tanti. Come mai nelle prime sfuriate temporalesche autunnali sono state coinvolte maggiormente le aree costiere piuttosto che le zone interne? La spiegazione, ovviamente meteo climatica, c’è.
Spiegazione logica, di semplice comprensione, ma che talvolta sfugge a chi non ha dimestichezza in materia. Come ben saprete l’Estate è la stagione del sole e del caldo. La persistenza di certe temperature, soprattutto in presenza di ondate di calore provenienti dal Sahara, facilita il rapido riscaldamento delle acque superficiali dei mari circostanti la nostra regione.
Il mare, per chi non lo sapesse, è un grande serbatoio di energia termica. Poi sì, negli ultimi decenni tale processo di riscaldamento ha registrato un’esacerbazione senza precedenti, tant’è che le temperature del Mediterraneo sono sempre più simili a quelle tropicali.
Con l’arrivo dell’Autunno e delle prime perturbazioni l’energia termica viene liberata in atmosfera, fornendo il carburante necessario allo sviluppo di imponenti nubi convettive. A volte bastano semplicemente iniezioni di aria umida o peggio ancora infiltrazioni di aria fresca per scatenare il finimondo. E’ ciò che è accaduto nelle scorse settimane: affondi depressionari sulla Penisola Iberica, evoluzione dell’aria umida verso est, calore del Mediterraneo, genesi di vortici ciclonici secondari.
Le zone interne, invece, in questo periodo cominciano inevitabilmente a raffreddarsi. La terra perde calore molto più rapidamente del mare ed è per questo che nell’interno le ondate temporalesche sono state molto meno incisive.
Solamente in occasione dell’ultimo passaggio ciclonico abbiamo registrato fenomeni atmosferici più diffusi e violenti, anche nelle zone interne. Ma in quel caso si è trattato di un vero e proprio vortice ciclonico transitato sopra le nostre teste, non di semplice instabilità generata da infiltrazioni di aria umida.
Concludiamo dicendovi che nei prossimi giorni, segnatamente durante il primo fine settimana di ottobre, si potrebbero riproporre fenomeni temporaleschi specialmente lungo le coste. Dove? Quando? Vi rimandiamo all’articolo di approfondimento.