Meteo da ricordare. La giornata domenicale era iniziata particolarmente calda su tutta la Sardegna, e nonostante la presenza di nubi, la colonnina di mercurio saliva inesorabilmente e diffusamente oltre il 30 °C. Ad Alghero Fertilia ha toccato persino quasi a 35°C poco prima di mezzogiorno, nonostante ci fossero correnti sud-occidentali, e non il classico vento di scirocco che porta masse d’aria delle zone interne.
Ma ad un certo punto, poco prima di mezzogiorno si è scatenata una sorta di inferno, il tutto senza nessun preavviso, se non qualche tuono la lontana che si è avuto in varie località del Nord Sardegna, e per qualche pioggerella mista a sabbia del Sahara.
Il vento ha cominciato soffiare con una modalità come raramente succede: soffiava più forte del maestrale, sembrava un uragano, una tromba d’aria, era violentissimo. Sollevava sabbia, polvere, detriti, inclinava pericolosamente gli alberi tanto da abbatterne a decine.
Come mostrano i video pubblicati nei social network ripresi ad Alghero, sembrava in atto una furiosa tempesta. Il tutto senza un’apparente spiegazione.
Innanzitutto, non si è trattato di una tromba d’aria, si è parlato di vento associato al temporale, ovvero downburst, ma anche questo ha delle caratteristiche differenti.
Eventi meteo sono piuttosto rari, ma possono accadere quando ci sono sbalzi di pressione atmosferica associati anche a ricambio di masse d’aria. Infatti, la temperatura subito dopo la prolungata raffica di vento ha subito un sensibile abbassamento, mentre nel frattempo si è avuto uno scossone della pressione atmosferica al suolo.
In modo semplice possiamo riassumere l’origine dell’evento meteo, in un contrasto di masse d’aria, niente di più.
Taluni hanno dato come spiegazione come il vento del temporale (downburst), ma raffiche di vento prolungate forse a ben oltre i 100 km/h, se fossero associate a downburst, sarebbero state associate a intensi rovesci di pioggia nebulizzata. Il downburst è generato dalla discesa irruenta di masse d’aria associate al fortissimo rovescio di pioggia del temporale, ma di precipitazioni violente o intensi temporali non ne abbiamo notizia.
Abbiamo invece testimonianza di eventi analoghi avvenuti nel passato durante una calda giornata, con raffiche di vento simili a quella di ieri.
Il vento di bufera ha spazzato tutto il Nord Sardegna, ha raggiunto anche la Gallura. E soprattutto questo elemento avvalora la nostra tesi che non si è trattato di un evento meteo associato al temporale, bensì a contrasti termici e sbalzi di pressione atmosferica. D’altronde, nel Nord Ovest italiano era in atto un fortunale, con una tempesta di fulmini, e temporali di forte intensità.
Di certo, quello domenicale è stato un evento meteo che ha lasciato il segno, soprattutto per i danni, in quanto ha spazzato anche alcuni tetti, ha danneggiato qua e là un po’ di tutto. Nelle spiagge ha spazzato via ombrelloni, sedie, sdraia, causato danni, e direi anche spavento. Molti danni ci sono stati alle tante attività ricettive che in questo periodo offrono i loro servizi all’esterno.
C’è da augurarsi che fenomeni meteo non si ripetano di frequente, perché se fossero associati ad un vero temporale, ci sarebbe modo di avere un minimo di preavviso, ma questo è giunto proprio senza avvisaglia alcuna.
Per altro, chi si trovava in mare con piccole imbarcazioni ha passato una decina di minuti in agitazione non da poco. Come poi fa effetto vedere come un piccolo aereo, ad Alghero Fertilia, venga sollevato e capottato dal vento.