Ne abbiamo parlato innumerevoli volte, anche la Sardegna è interessata, assieme al resto del pianeta, dai cambiamenti climatici che innescano condizioni meteo che a volte sono inedite. Per quanto concerne la pioggia, questa tende a cadere in tempi più brevi e con maggiore intensità.
Il caldo tende a persistere più a lungo con valori estremi. Inoltre, i periodi di caldo si manifestano anche in stagioni che solitamente in passato ne erano meno soggette, così possiamo tranquillamente avere anche alcune giornate con 20 °C in pieno inverno, ma anche l’estate in autunno.
Secondo le proiezioni dei modelli matematici di previsione, avremo almeno cinque giorni con bel tempo, inoltre la temperatura tenderà a salire anche sensibilmente, tanto che attorno giovedì 16, varie località della nostra regione avranno temperature massime estreme anche superiori ai 35 °C.
Infatti, attorno a metà mese è attesa una forte ondata di caldo africana.
Ma non finisce qui, nell’arco temporale che va verso il fine mese, si potrebbe manifestare persino una temporanea irruzione d’aria fredda proveniente dalle regioni artiche. Ma si tratta di una previsione decisamente complessa da definire fin d’ora, e attendiamo conferma. Però la forte tendenza a scambi di masse d’aria secondo i meridiani potrebbe la forza a un evento meteo del genere, che improvvisamente porterebbe temperature sotto la media.
Condizioni meteo similari, ma con minori sbalzi di temperatura, si sono verificate anche nel passato. Tuttavia, con i cambiamenti climatici, il rischio di una maggiore estremizzazione dei fenomeni meteo. Nella giornata di giovedì, alcune stazioni meteorologiche del Sulcis hanno registrato anche 120 mm di pioggia in 24 ore. Le piogge sono state distribuite in quasi tutta la regione, ma ci sono differenze abissali da un luogo all’altro, e si è passati dal nubifragio ad appena due gocce di pioggia subito evaporate.
In merito ai cambiamenti meteo e repentini, uno sbalzo termico imponente si ebbe in Sardegna circa 40 anni fa, era il mese di settembre, giunse aria fredda proveniente dalle regioni artiche, e si ebbero diffuse grandinate su tutto il centro nord Sardegna, mentre sul Gennargentu cadde la neve sino ai 1500 m di quota, in un periodo dell’anno decisamente anomalo per questo genere di fenomeni. Tuttavia, nei primissimi anni ‘80, in coincidenza di un’ondata di maltempo di eccezionale intensità, si ebbero nevicate fin quasi gli alti paesi del Gennargentu, ed erano i primi giorni di ottobre.
Gli eventi meteo estremi ci sono sempre stati, ma con i cambiamenti climatici potrebbero essere esasperati.