La strada intrapresa nel 2015, sul fronte del riscaldamento globale, è a dir poco preoccupante: secondo gli esperti è sempre più probabile la realizzazione dell’anno più caldo di sempre. Nei primi 5 mesi sono già state registrate una serie di temperature record: l’Antartide, ad esempio, ha vissuto i due giorni più caldi di sempre nel marzo. Guinea Equatoriale, Ghana, Venezuela e Laos hanno stabilito record di temperatura nazionali negli ultimi cinque mesi, mentre a livello globale il periodo gennaio/aprile è stato il più caldo mai registrato con un valore di 0,80° C (dati NOAA) al di sopra della media.
Secondo il professor Adam Scaife, che guida il mensile Climate Prediction presso il Met Office, “c’è una buona probabilità che il 2015 possa risultare il più caldo di sempre. Lo scorso dicembre si stilò una previsione secondo la quale la temperatura media globale avrebbe superato di 0.64 ° C il valore di riferimento: ad oggi le temperature globali sono già più elevate rispetto allo stesso periodo del 2014″. Secondo i meteorologi il fenomeno de El Nino rischia di portare a un calo preoccupante delle precipitazioni nelle zone tropicali e una paurosa siccità in tutta l’Africa e l’India. E’ bene ricordare che un riscaldamento del Pacifico come quello in atto tende a riscaldare l’atmosfera terrestre sopprimendo la risalita di acqua fredda dal mare in grado di assorbire il calore in eccesso. Non solo. El Nino potrebbe portare condizioni invernali cattive sul nord Europa e nel Regno Unito.
Secondo le misurazioni globali della NASA il 2014 è attualmente il più caldo mai registrato, con temperature terrestri e marittime mondiali che hanno superato di 0,68°C la media di riferimento a lungo termine. La National Oceanic and Atmospheric Administration negli Stati Uniti riferisce che gennaio ad aprile di quest’anno ha già superato i precedenti record per lo stesso periodo.
C’è da dire che molti scienziati del clima manifestano non poche perplessità sull’attendibilità dei dati misurati. Il Global Warming Policy Foundation, con sede a Londra, ha annunciato nel mese di aprile l’apertura di un’inchiesta sulla veridicità dei documenti ufficiali inerenti le temperature globali. Il professor Terence Kealey, ex vice rettore dell’Università di Buckingham, è a capo dell’equipe che sta portando avanti l’inchiesta. “Mentre riteniamo il riscaldamento del 20° secolo reale, siamo scettici sull’effettivo andamento delle temperature nel corso del 21° secolo”.
La strada intrapresa nel 2015, sul fronte del riscaldamento globale, è a dir poco preoccupante: secondo gli esperti è sempre più probabile la realizzazione dell’anno più caldo di sempre. Nei primi 5 mesi sono già state registrate una serie di temperature record: l’Antartide, ad esempio, ha vissuto i due giorni più caldi di sempre nel marzo. Guinea Equatoriale, Ghana, Venezuela e Laos hanno stabilito record di temperatura nazionali negli ultimi cinque mesi, mentre a livello globale il periodo gennaio/aprile è stato il più caldo mai registrato con un valore di 0,80° C (dati NOAA) al di sopra della media.
Secondo il professor Adam Scaife, che guida il mensile Climate Prediction presso il Met Office, “c’è una buona probabilità che il 2015 possa risultare il più caldo di sempre. Lo scorso dicembre si stilò una previsione secondo la quale la temperatura media globale avrebbe superato di 0.64 ° C il valore di riferimento: ad oggi le temperature globali sono già più elevate rispetto allo stesso periodo del 2014″. Secondo i meteorologi il fenomeno de El Nino rischia di portare a un calo preoccupante delle precipitazioni nelle zone tropicali e una paurosa siccità in tutta l’Africa e l’India. E’ bene ricordare che un riscaldamento del Pacifico come quello in atto tende a riscaldare l’atmosfera terrestre sopprimendo la risalita di acqua fredda dal mare in grado di assorbire il calore in eccesso. Non solo. El Nino potrebbe portare condizioni invernali cattive sul nord Europa e nel Regno Unito.
Secondo le misurazioni globali della NASA il 2014 è attualmente il più caldo mai registrato, con temperature terrestri e marittime mondiali che hanno superato di 0,68°C la media di riferimento a lungo termine. La National Oceanic and Atmospheric Administration negli Stati Uniti riferisce che gennaio ad aprile di quest’anno ha già superato i precedenti record per lo stesso periodo.
C’è da dire che molti scienziati del clima manifestano non poche perplessità sull’attendibilità dei dati misurati. Il Global Warming Policy Foundation, con sede a Londra, ha annunciato nel mese di aprile l’apertura di un’inchiesta sulla veridicità dei documenti ufficiali inerenti le temperature globali. Il professor Terence Kealey, ex vice rettore dell’Università di Buckingham, è a capo dell’equipe che sta portando avanti l’inchiesta. “Mentre riteniamo il riscaldamento del 20° secolo reale, siamo scettici sull’effettivo andamento delle temperature nel corso del 21° secolo”.
La strada intrapresa nel 2015, sul fronte del riscaldamento globale, è a dir poco preoccupante: secondo gli esperti è sempre più probabile la realizzazione dell’anno più caldo di sempre. Nei primi 5 mesi sono già state registrate una serie di temperature record: l’Antartide, ad esempio, ha vissuto i due giorni più caldi di sempre nel marzo. Guinea Equatoriale, Ghana, Venezuela e Laos hanno stabilito record di temperatura nazionali negli ultimi cinque mesi, mentre a livello globale il periodo gennaio/aprile è stato il più caldo mai registrato con un valore di 0,80° C (dati NOAA) al di sopra della media.
Secondo il professor Adam Scaife, che guida il mensile Climate Prediction presso il Met Office, “c’è una buona probabilità che il 2015 possa risultare il più caldo di sempre. Lo scorso dicembre si stilò una previsione secondo la quale la temperatura media globale avrebbe superato di 0.64 ° C il valore di riferimento: ad oggi le temperature globali sono già più elevate rispetto allo stesso periodo del 2014″. Secondo i meteorologi il fenomeno de El Nino rischia di portare a un calo preoccupante delle precipitazioni nelle zone tropicali e una paurosa siccità in tutta l’Africa e l’India. E’ bene ricordare che un riscaldamento del Pacifico come quello in atto tende a riscaldare l’atmosfera terrestre sopprimendo la risalita di acqua fredda dal mare in grado di assorbire il calore in eccesso. Non solo. El Nino potrebbe portare condizioni invernali cattive sul nord Europa e nel Regno Unito.
Secondo le misurazioni globali della NASA il 2014 è attualmente il più caldo mai registrato, con temperature terrestri e marittime mondiali che hanno superato di 0,68°C la media di riferimento a lungo termine. La National Oceanic and Atmospheric Administration negli Stati Uniti riferisce che gennaio ad aprile di quest’anno ha già superato i precedenti record per lo stesso periodo.
C’è da dire che molti scienziati del clima manifestano non poche perplessità sull’attendibilità dei dati misurati. Il Global Warming Policy Foundation, con sede a Londra, ha annunciato nel mese di aprile l’apertura di un’inchiesta sulla veridicità dei documenti ufficiali inerenti le temperature globali. Il professor Terence Kealey, ex vice rettore dell’Università di Buckingham, è a capo dell’equipe che sta portando avanti l’inchiesta. “Mentre riteniamo il riscaldamento del 20° secolo reale, siamo scettici sull’effettivo andamento delle temperature nel corso del 21° secolo”.
La strada intrapresa nel 2015, sul fronte del riscaldamento globale, è a dir poco preoccupante: secondo gli esperti è sempre più probabile la realizzazione dell’anno più caldo di sempre. Nei primi 5 mesi sono già state registrate una serie di temperature record: l’Antartide, ad esempio, ha vissuto i due giorni più caldi di sempre nel marzo. Guinea Equatoriale, Ghana, Venezuela e Laos hanno stabilito record di temperatura nazionali negli ultimi cinque mesi, mentre a livello globale il periodo gennaio/aprile è stato il più caldo mai registrato con un valore di 0,80° C (dati NOAA) al di sopra della media.
Secondo il professor Adam Scaife, che guida il mensile Climate Prediction presso il Met Office, “c’è una buona probabilità che il 2015 possa risultare il più caldo di sempre. Lo scorso dicembre si stilò una previsione secondo la quale la temperatura media globale avrebbe superato di 0.64 ° C il valore di riferimento: ad oggi le temperature globali sono già più elevate rispetto allo stesso periodo del 2014″. Secondo i meteorologi il fenomeno de El Nino rischia di portare a un calo preoccupante delle precipitazioni nelle zone tropicali e una paurosa siccità in tutta l’Africa e l’India. E’ bene ricordare che un riscaldamento del Pacifico come quello in atto tende a riscaldare l’atmosfera terrestre sopprimendo la risalita di acqua fredda dal mare in grado di assorbire il calore in eccesso. Non solo. El Nino potrebbe portare condizioni invernali cattive sul nord Europa e nel Regno Unito.
Secondo le misurazioni globali della NASA il 2014 è attualmente il più caldo mai registrato, con temperature terrestri e marittime mondiali che hanno superato di 0,68°C la media di riferimento a lungo termine. La National Oceanic and Atmospheric Administration negli Stati Uniti riferisce che gennaio ad aprile di quest’anno ha già superato i precedenti record per lo stesso periodo.
C’è da dire che molti scienziati del clima manifestano non poche perplessità sull’attendibilità dei dati misurati. Il Global Warming Policy Foundation, con sede a Londra, ha annunciato nel mese di aprile l’apertura di un’inchiesta sulla veridicità dei documenti ufficiali inerenti le temperature globali. Il professor Terence Kealey, ex vice rettore dell’Università di Buckingham, è a capo dell’equipe che sta portando avanti l’inchiesta. “Mentre riteniamo il riscaldamento del 20° secolo reale, siamo scettici sull’effettivo andamento delle temperature nel corso del 21° secolo”.