In attesa di quello che, con tutta probabilità, si rivelerà il pomeriggio più instabile e dinamico di questa parentesi temporalesca, focalizziamo l’attenzione su alcuni indici di instabilità attesi nelle prossime ore.
Partendo dal presupposto che il serbatoio di calore ed umidità immagazzinato al suolo in questi giorni sarà notevole, con valori di CAPE (energia potenziale disponibile per la convezione) localmente oltre i 2000j/kg e si contrasterà fortemente con l’intrusione di aria fredda e molto secca in quota, la scintilla che farà esplodere i moti convettivi sarà la forte convergenza di correnti e masse d’aria al suolo.
La prima carta che presentiamo riporta il Moisture Convergence, un parametro termodinamico che quantifica la convergenza di umidità nei bassi strati. Tra Barbagia, Sarcidano, Trexenta, Parteolla, Sarrabus – Gerrei e localmente nel comparto montuoso del Sulcis -Iglesiente si raggiungeranno valori elevati di convergenza, con picchi prossimi al fondo scala. In queste zone si attiveranno nelle prossime ore le celle convettive più intense che scaturiranno in forti temporali accompagnati da grandinate ed intensi colpi di vento.
La seconda carta che proponiamo riporta un altro interessante ed importante parametro che quantifica l’intensità delle correnti ascensionali che alimentano il temporale: le velocità verticali a 3000 metri. Anche in questo caso, il nostro LAM ad altissima risoluzione conferma la massima instabilità nelle aree prima indicate evidenziando un’elevata possibilità di forti correnti interne ai temporali con conseguente sviluppo di grandinate.