Le acque superficiali del Mediterraneo registrano da anni valori superiori alla media. E alla fine dell’Estate, quando ci sono gli sbuffi d’aria più fresca da nord, si generano aree d’instabilità atmosferica. come ogni estate.
Quest’anno, il riscaldamento si è sensibilmente accentuato nel corso del mese di agosto.
Anche la temperatura superficiale del mare ha un notevole imbatto sulle condizioni atmosferiche, in quanto, eventuali ingressi di aria più fresca, danno solitamente genesi a sistemi nuvolosi, piogge e temporali.
Lo abbiamo osservato con i super temporali avvenuti in Sardegna circa una settimana fa, ma soprattutto con la tempesta che ha assunto caratteristiche di uragano simil tropicale che si è formato sul Mar Ionio, e che ha generato un eccezionale maltempo sulla Grecia occidentale, ma anche sulla Calabria.
Soprattutto in settembre e ottobre osserviamo la genesi di sistemi convettivi rilevanti, con aree temporalesche particolarmente attive, e sovente in grado di innescare burrasche importanti.
Nel periodo autunnale, una forte influenza delle condizioni meteo della Sardegna è generata dal Mediterraneo. E negli ultimi anni siamo stati interessati anche da burrasche importanti.
Come non citare quello che avvenne il 29 ottobre 2018, quando un’area di bassa pressione dalla natura esplosiva giunse dall’Algeria verso il Mare di Sardegna, e nel Mare di Corsica toccò il valore barico di 979 hPa.
In Italia, la perturbazione collegata, causò diffuse situazioni alluvionali e ben 12 vittime. Furono toccati venti d’uragano.
In Sardegna fu memorabile la grandinata devastante che si abbatté su Alghero, la Nurra e Porto Torres. Grandinate si ebbero in varie altre località, con chicchi grossi sino a 5 cm di diametro. Cose mai viste a memoria d’uomo per tali località.
Il Mediterraneo è in grado di divenire sede di tempeste che possono raggiungere l’intensità di uragano. Tempeste alluvionali, e la Sardegna nella sua storia ne annovera tantissime, con tragedie e vittime per quest’ultimo fenomeno atmosferico, che potremmo definire ricorrente, per certe aree.
I primi mesi dell’autunno sembrano essere i più pericolosi. Ma in Sardegna le grandi alluvioni sono avvenute anche d’inverno.
I record di pioggia caduta nelle 24 ore in Europa si sono avuti proprio in area mediterranea, tra Sardegna, Sicilia, Calabria, Corsica e Liguria, causando alluvioni. E parliamo di accumuli sino a circa i 1000 millimetri.
Il 12 settembre 2008, una sorta di piccolo ciclone ha interessato buona parte del Nord della Sardegna, con venti che superarono i 150 km orari, e causarono ingenti danni anche alle strutture. Fu danneggiato anche l’aeroporto di Alghero Fertilia. Danni ci furono a Sassari, Porto Torres e tutta la Nurra.
La cronaca meteo di eventi estremi mediterranei è ricca di notizie.
E con i cambiamenti del clima, con il mare troppo caldo (e quando volete si raffreddi se è fa ancora caldo ovunque), sarà sufficiente uno sbuffo d’aria umida e fresca oceanica, per dare vita a locali tempeste.
Ma la domanda è, in Sardegna potrebbe giungere un uragano dalle caratteristiche simil tropicali? Essendo questa una novità del clima che cambia, la risposta è incerta. Ma in teoria si e no, ma potrebbe succedere.
Innanzitutto, il Mare di Sardegna ha ospitato varie volte dei TLC, ovvero qualcosa di simile a quello avvenuto in Grecia, ma meno intensi. Ma se la temperatura del mare fosse in aumento, in teoria potrebbero aumentare di forza. Però, il Mare di Sardegna non è caldo come lo Ionio, quindi il rischio di tali eventi è molto minore.
La Sardegna rischia più tempeste di natura extra-tropicale, in quanto è molto esposta alle depressioni oceaniche più dello Ionio, e queste negli ultimi anni hanno raggiunto valori di pressione molto bassi, con venti di raffica anche di 180 km orari sulla terra-ferma.