Ormai ci siamo, ancora poche ore e il grande freddo che arriva dalla Russia tracimerà con veemenza su gran parte dell’Italia, coinvolgendo anche la nostra Isola.
Tanto si è parlato del riscaldamento da record che ha colpito la stratosfera nelle regioni polari (stratwarming) e che si è poi propagato anche a quote inferiori, nella troposfera, mandando letteralmente in frantumi quella centrifuga gelida e perturbata che conosciamo come Vortice Polare, responsabile del maltempo in inverno alle nostre latitudini.
Un frammento della sua struttura, chiamato tecnicamente lobo, ha così interessato il comparto russo – siberiano e con moto retrogrado (grazie ad una straordinaria erezione dell’alta pressione dinamica oceanica sin su verso le aree polari scandinave) punta lentamente ma inesorabilmente il Vecchio Continente.
L’Italia sta per sperimentare un’ondata di gelo che ha tempi di ritorno decennali. In tanti avranno la sensazione, uscendo di casa, di camminare in un immenso freezer.
E la Sardegna? in che modo verrà coinvolta?
Il gelo che colpirà l’Italia, si propagherà fondamentalmente da est verso ovest, seguendo la via dei paralleli, poichè attirato da un vortice di bassa pressione che andrà rafforzandosi in Atlantico al largo delle coste iberiche. L’alta pressione dinamica oceanica, che tanto ha fatto per dare il via ad un’avvezione fredda da manuale, non mostra i muscoli come dovrebbe.
L’attività perturbata atlantica favorirà lo scorrimento di aria più temperata sulle coste settentrionali africane, generando un blando minimo pressorio a sud della Sicilia, il quale rappresenterà una sorta di ostacolo mite alla propagazione decisa del gelo sull’Italia meridionale.
La Sardegna si troverà nella via di mezzo. Il gelo siberiano non avendo quindi una spinta meridiana, faticherà a dilagare sul Mediterraneo centro – occidentale. Ma verremo coinvolti, eccome.
Utilizzando una metafora pugilistica, non subiremo un diretto in pieno volto, ma la forza del nostro avversario sarà tanta, che basterà che un suo gancio ci sfiori appena il mento per farci tremare le gambe.
Domani, domenica, sarà una giornata caratterizzata da diffusa nuvolosità su tutta la Regione, con piogge sparse ma temperatura tutto sommato ancora accettabili. La neve cadrà sul massiccio del Gennargentu ma a quote piuttosto alte.
Sarà tra la sera di lunedì e le prime ore di martedì che ci attendiamo l’arrivo dell’aria molto fredda di origine siberiana anche sulla Sardegna.
Particolarmente coinvolta la parte centrale e settentrionale dell’Isola, tanto che con molta probabilità la neve potrà spingersi sin sulle coste settentrionali del sassarese e della Gallura. Sassari e Olbia potrebbero avere bianchi risvegli.
Sul sud della Sardegna si avvertiranno invece meno gli effetti dell’ondata di gelo. Farà freddo, ma la neve cadrà a quote di media e bassa collina. Rimarranno invece delusi i cagliaritani che, vista la portata dell’evento, pregustavano una pittoresca quanto storica nevicata sul Capoluogo. Un vero peccato, ci sarà ancora da attendere.
Per la giornata di mercoledì ci attendiamo invece un repentino cambio di circolazione. Ricordate la depressione al largo delle coste atlantiche iberiche? Attiverà un flusso di correnti più miti meridionali sulla nostra Isola, probabile ritorno delle piogge ma temperature in deciso aumento sia in quota che al suolo.
Ci ritorneremo.