Le condizioni meteo si mantengono stabili, in gran parte soleggiate. Non vi sono nubi importanti, oggi avremo qualche velatura nelle province meridionali mentre durante le ore notturne si ripresenteranno banchi di nebbia tra aree pianeggianti e vallive. Nebbie, lo sappiamo, innescate da un accumulo di umidità nei bassi strati e dal fenomeno dell’inversione termica, inversione che tra l’altro facilita un netto calo delle temperature minime. Di notte fa freddo, inutile girarci attorno, ben diversa la situazione durante il giorno perché il rialzo delle massime ha consegnato la Sardegna nelle mani di un clima simil-primaverile.
Quando cambierà? Allora, confermiamo per domenica i primi cenni di svolta. Arriveranno venti umidi occidentali, sostenuti da una perturbazione in transito sul Nord Italia. Venti che porteranno delle nubi sparse nei settori esposti, quindi quelli di ponente e le zone interne rivolte verso il Mare di Sardegna. Ma a prescindere dalla sterile nuvolosità quel che conta è che questa prima perturbazione disturberà l’Alta Pressione, che pian piano si sposterà in Atlantico e da là si estenderà verso nord. L’inevitabile risposta sarà un’irruzione artica, ampia e corposa, che si dirigerà verso l’Europa centro occidentale e che poi potrebbe raggiungere i nostri mari. A quel punto potrebbe partire una fase perturbata di rilievo, con forte calo delle temperature e ritorno della neve sulle nostre montagne.