E’ cominciata l’estate, lo sappiamo, e le condizioni meteorologiche sembrano volersi orientare su frequenze anticicloniche per un lungo periodo. Lo spettro dell’Alta Africana è là, dietro l’angolo, a ricordarci che il caldo potrebbe esplodere nuovamente da un momento all’altro. Ieri, ad esempio, occupandoci delle proiezioni a lungo termine abbiamo detto che da metà settimana – cioè da domani – la componente calda subtropicale avrebbe iniziato a prendere il sopravvento. Oggi, invece, proviamo a dare un’occhiata alle prime proiezioni stagionali elaborate dal NOAA (L’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica statunitense).
Il modello CFSv2, nell’ultima emissione disponibile (31 maggio) sembrerebbe scongiurare picchi di calore tali da consegnarci nelle mani dell’ennesima anomalia termica positiva. Osservano l’Italia si scorgono scostamenti dalla media trentennale di riferimento quasi esclusivamente sull’arco alpino (in particolare sui settori orientali). Altrove, Sardegna compresa, le temperature dovrebbero gravitare attorno alla media (eccezion fatta per le aree comprese tra alto Lazio e grossetano).
Passiamo alla mappa delle precipitazioni. E’ estremamente interessante notare come i fenomeni potrebbero risultare superiori alla media nelle regioni di Nordovest, sulla Penisola Iberica e sulla Francia meridionale. In Sardegna, invece, non dovrebbero scostarsi dalla norma, ma abbiamo menzionato le anomalie suddette perché in grado di fornire indicazioni sull’eventuale impianto circolatorio dominante. Il surplus precipitativo sull’Europa sudoccidentale potrebbe indicare frequenti incursioni cicloniche in quella direzione, incursioni che se confermate potrebbero avere ripercussioni sostanziali anche sul nostro tempo atmosferico. Staremo a vedere.