L’Alta Pressione, che ha dominato le festività dal Natale al Capodanno, si sta gradualmente allontanando e sbuffi d’aria fredda da nord hanno già raggiunto la nostra regione provocando condizioni di variabilità. Nel frattempo, in Europa, una massa d’aria gelida s’è staccata dalla Scandinavia e muove rapidi passi in direzione sud. Punterà l’Italia orientale, dove si prevedono ingenti nevicate sin sulle coste e condizioni di gelo importanti. Ma il freddo, il gran freddo, arriverà anche da noi e farà letteralmente crollare le temperature.
Temperature che fin da domani, giovedì, perderanno diversi gradi specie nelle province settentrionali e nordorientali. Nelle zone interne difficilmente si andrà oltre i 10°C a quote collinari e i venti ruoteranno dai quadranti settentrionali, rinforzando. Non avremo precipitazioni, i cieli difatti resteranno sostanzialmente poco o parzialmente nuvolosi. Il freddo vero, quello capace di far nevicare a bassissima quota, piomberà nel giorno dell’Epifania. In montagna termometri sottozero anche di giorno, in collina si oscillerà attorno allo zero ma anche su coste e pianure sarà inverno. In particolare lungo le coste orientali, laddove la colonnina di mercurio faticherà a superare i 5°C.
Non escludiamo annuvolamenti proprio sulla fascia orientale, ovviamente nelle aree esposte ai venti di Grecale e Tramontana. Nubi che potrebbero far cadere qualche fiocco di neve, specie tra nuorese, Baronia e Gallura. Fioccate che potrebbero spingersi sin sui 200-300 metri di quota e che nella notte di venerdì su sabato potrebbero spingersi persino a ridosso delle coste. Per sabato prevediamo variabilità con ancora possibilità di qualche debole precipitazione sparsa in Gallura, nevosa a bassa quota. Domenica farà ancora freddo, anche se meno, e potrebbe subentrare un lieve peggioramento da ovest. Ma avremo modo di riparlarne.