La percezione che si può avere dell’andamento di una stagione è certamente soggettivo. C’è chi vuole il caldo, chi il freddo, chi sopporta meglio l’uno o l’altro. Piogge, temporali, neve nel corso dell’inverno. Fenomeni che lasciano dati oggettivi sui quali si può discutere e dei quali si può parlare. Dati inconfutabili, che ci aiutano a comprendere se la stagione di riferimento è stata “normale” oppure no. Nell’occasione parliamo d’estate, un’estate che mai come quest’anno ha ricordato stagioni di decenni or sono.
Anzitutto sono mancate le violenti ondate di caldo africano. Non che non abbia fatto caldo, intendiamoci, ma nulla di paragonabile a quanto accaduto negli ultimi 10-15 anni. Addirittura vi sono stati periodi freschi, ad esempio ad agosto, ma anche a luglio. Fresco portato da venti di Maestrale, spesso sostenuti, mentre nubi e precipitazioni hanno investito la Sardegna in poche occasioni. Ma in quelle poche occasioni abbiamo registrato accumuli localmente abbondanti, accumuli che solitamente cadevano nell’intero trimestre. Rammentate il nubifragio di Alghero? I super temporali del centro nord Sardegna? Ecco, quelle poche ondate temporalesche avvenute hanno comunque lasciato il segno.
E come capitava sovente anni or sono, son tornati gli incendi. La secchezza della vegetazione, che risente della carenza di pioggia, fornisce un aiuto alla mano scellerata dell’uomo. Gli ultimi dati parlando di migliaia di ettari andati in fumo, soprattutto nel nord Sardegna.
Giunti alla conclusione che possiamo dirvi? Beh, che a nostro avviso stiamo vivendo una normalissima estate mediterranea ed è certamente la notizia dell’anno. Lo ripetiamo, non accadeva da tempo di vivere un quadro meteo climatico del genere.