La percezione termica del nostro organismo è un termometro affidabilissimo. Così come a giugno ci rendemmo conto del fresco prevalente – poi supportato dal bilancio conclusivo – luglio sembra si stia rivelando più caldo del normale. Tuttavia, giusto dirlo, non siamo in grado di stabilire a sensazione l’entità esatta di un’eventuale anomalia termica (non siamo macchine, ovvio). Ed ecco che in soccorso giungono le rilevazioni termiche del NOAA, rappresentate graficamente nella mappa CFSv2 su base dati NCEP. Vi ricordiamo che il raffronto è fatto con la media trentennale 1981-2010.
Emergono anomalie termiche positive, com’era lecito attendersi. Eppure, a dispetto delle apparenze, in Sardegna non sono state poi così pronunciate. Addirittura sui settori nord abbiamo avuto temperature sostanzialmente normali. L’area più calda è stata quella del Campidano e più in generale la fascia centro occidentale dell’Isola, sin sull’interno. Gli scostamenti non superano 1°C, ma ha fatto comunque caldo. Ben più calda l’Italia, specie Alpi orientali e regioni adriatiche, laddove le temperature hanno superato la media di riferimento anche di 2-3°C (addirittura 3-4°C in più sui rilievi confinali del Triveneto). Infine vorremmo farvi notare le mostruose anomalie positive che continuano a investire le coste settentrionali russe, con picchi di oltre 12°C in più.