Ne abbiamo seguito la nascita e il processo di crescita, ora stiamo monitorando gli effetti che andrà a causare sulla nostra regione: stiamo parlando del Vortice Freddo venuto da nord e responsabile del tracollo termico delle ultime 48 ore. Se volete possiamo continuare a chiamarlo amichevolmente “Erik”, perché quello il nome attribuitogli ufficialmente dall’Università di Berlino. In qualunque modo lo si voglia chiamare, ciò che conta è che si tratta del secondo assalto ciclonico in meno di una settimana. A prescindere dall’entità delle piogge in Sardegna, è innegabile che rispetto ai primi di maggio il quadro meteorologico abbia subito pesantissimi cambiamenti.
Per avere un’idea più precisa della collocazione della goccia fredda, ci siamo avvalsi come consuetudine dell’ultimo scatto satellitare. L’immagine, opportunamente rielaborata per facilitarne la comprensione, è altamente didattica: scorgiamo “Erik” collocato tra la Sardegna e le regioni del Centro Italia, al contempo è possibile identificare la rapida ricucitura anticiclonica sull’Europa centrale e la struttura ciclonica principale incastonata tra l’Islanda e la Scandinavia.
La ricucitura sta portando al taglio dell’alimentazione fredda ed ecco che quello che in gergo si definisce cut/off sta dando luogo all’isolamento della goccia fredda. Anche stavolta il passaggio a ridosso della nostra isola fa si che da noi gli effetti del maltempo siano marginali. Perlomeno in termini di fenomeni attesi, perché per quel che riguarda vento e temperature non siamo a meno rispetto a nessuno.