Le continue scosse che si susseguono in Nepal stanno letteralmente deformando il suolo in prossimità di Kathmandu. Già dopo la prima scossa di Magnitudo 7.8 registrata il 25 aprile, la capitale del paese si è sollevata di circa 1 metro, misura ottenuta dallo spazio, in base ai dati del satellite europeo Sentinel 1A, ed elaborata dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA-CNR) di Napoli.
Questo satellite, lanciato un anno fa nell’ambito del programma europeo Copernicus e che, grazie al suo radar ad apertura sintetica (Sar) è in grado di misurare le deformazioni del suolo, ha rilevato nuovi importanti modifiche topografiche dopo la seconda scossa del 12 maggio di Magnitudo 7.3. Ad est di di Kathmandu il terreno ha subito ulteriori rialzi fino a 70 cm, come riportato negli ultimi aggiornamenti dall’IREA-CNR di Napoli. Il direttore dell’istituto, Riccardo Lanari, afferma inoltre che questa nuova deformazione coinvolge un areale, ad est della capitale, compreso tra 40km e 60km.