Maggio si è aperto stracciando record di calore decennali e facendo registrare picchi oltre i 40°C ma potrebbe chiudersi secondo un trend climatico totalmente opposto e votato al ritorno del fresco primaverile e dell’instabilità. Nel seguente editoriale cercheremo di individuare i principali protagonisti della scena meteorologica europea che ci accompagneranno fino al mese di giugno, con l’ausilio degli indici teleconnettivi (indici climatici per previsioni a medio – lungo termine), “spaghetti” Ensemble GFS e comparazione dei principali modelli previsionali mondiali.
Il vortice polare, già dai prossimi giorni, conoscerà una nuova fase di debolezza e i flussi zonali che lo circumnavigano rallenteranno a favore di nuove ondulazioni meridiane: in sostanza, nuovi affondi di aria fresca punteranno l’Europa centrale e mediterranea. Nel contempo l’alta pressione delle Azzorre avrà come target principale l’Atlantico centro settentrionale e le isole britanniche lasciando sostanzialmente “scoperto” ed esposto ad intrusioni fresche scandinave il Mare Nostrum, come si evince dall’elaborazione grafica.
Con il modello Ensemble possiamo invece farci un’idea di massima sull’andamento termico e pluviometrico. Per quanto riguarda le temperature registreremo un nuovo sostanziale calo a partire dalla giornata di mercoledì con valori che si manterranno piuttosto gradevoli almeno fino alla fine del mese. Aumentano le possibilità di assistere a nuove fasi instabili la cui intensità sarà dettata ovviamente dalla reale posizione dei potenziali nuovi minimi depressionari, ragion per cui vi rimandiamo ai prossimi e più dettagliati aggiornamenti.